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Perugia: processo bis per uccisione gatto di fronte a una scuola

Prescritto in appello il reato di uccisione di animali contestato all’uomo noto come il “killer dei gatti". Condannato a rifondere le spese a LAV, parte civile fin dal 2014.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 10 maggio 2023

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Animali familiari

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Chiediamo che il "killer dei gatti" non possa detenere animali

Nel  2014  aveva ucciso, scuoiato e appeso un gatto di fronte ad una scuola di San Sisto (PG) e per questo fatto, un uomo noto come “il killer dei gatti”, era stato denunciato e condannato fino in Cassazione a quattro mesi di reclusione e al risarcimento del danno a LAV, parte civile nel procedimento penale.  

Il 5 maggio scorso, all’esito dell’udienza del processo d’appello celebratasi nell’ambito del secondo filone processuale, sorto anche su espressa istanza LAV alla Procura di Perugia, a seguito della perquisizione dei Carabinieri in una cantina adiacente alla scuola dove vennero ritrovate: quattro maschere in pelle costituite da teste di gatto scuoiate, una ghigliottina, uno strumento per immobilizzare gli animali, vari utensili da chirurgo e siringhe usate, un vaso di vetro contenente una testa e zampe di gatto immerso in liquido, altri vasi di vetro contenenti resti e materiale organico di felini, è stata dichiarata, per intervenuta prescrizione, l’estinzione del reato di uccisione di un numero indefinito di gatti (per il quale in primo grado l’imputato era stato condannato a 1 anno e 3 mesi di reclusione). 

La Corte di Appello di Perugia ha tuttavia confermato le statuizioni civili e condannato l’imputato alla rifusione delle spese del grado in favore della parte civile LAV. 

Seguiamo questa drammatica vicenda dai suoi inizi e non riteniamo accettabile che reati così gravi ed efferati non vengano puniti, come invece accaduto nel primo filone processuale e nel primo grado di giudizio, a causa della prescrizione. Per la prima condanna chiedemmo al sindaco di San Sisto di emettere un’ordinanza che vietasse all’uomo di detenere altri animali, ma non venne mai emanata. Ora torniamo a chiedere con forza che venga preso questo fondamentale provvedimento che deve essere previsto dalla normativa ed è infatti inserito tra le nostre proposte di modifiche della legge 189/04. Graziella Gori - Responsabile LAV Perugia

Ringraziamo  l’Avv. Cecilia De Vecchi per l’assistenza legale fornita.