Quanto emerso in Lombardia, catturato da un video de ilfattoquotidiano.it, getta una nuova luce sul famigerato emendamento “caccia selvaggia”, che ora appare in tutta la sua chiarezza: consegnare ancora più animali al piombo dei fucili dei cacciatori.
Il video pubblicato da ilfattoquotidiano.it ha definitivamente smascherato il malsano legame che unisce istituzioni e cacciatori. Le prime sempre pronte ad accogliere le richieste più estreme in tema di caccia, i secondi costantemente alla ricerca di nuove opportunità per ammazzare sempre più animali con la copertura garantita dagli atti amministrativi.
Quando il Presidente Fontana dice al cacciatore che “l’anno scorso abbiamo fatto tutto quello che ci avete chiesto”, non lascia spazio alle interpretazioni, la Regione Lombardia si è messa a disposizione dei cacciatori, con il risultato che le associazioni, tra le quali LAV, hanno presentato ricorso al TAR contro il calendario venatorio della Regione Lombardia, vincendolo, a dimostrazione delle illegittimità di cui era infarcito.
Quanto emerso in Lombardia, getta una nuova luce sul famigerato emendamento “caccia selvaggia” approvato dal Parlamento, che ora appare in tutta la sua chiarezza: consegnare ancora più animali al piombo dei fucili dei cacciatori.
L’apertura della caccia nelle città e nei parchi per tutto l’anno, contro qualsiasi specie, non potrà che tradursi in milioni di animali uccisi e in gravi rischi per l’incolumità delle persone che si troveranno assediate dai fucili anche sotto casa, come accaduto pochi giorni fa alla periferia di Roma.
La LAV sta organizzando una grande mobilitazione nazionale che a fine marzo vedrà il coinvolgimento di tutte le sue sedi che scenderanno in piazza con i propri volontari in ogni città per chiedere al Governo, alle Regioni, ai Prefetti e ai Sindaci di cancellare ogni ipotesi di “caccia selvaggia” attivando tutte le azioni incruente per favorire la convivenza con la fauna selvatica: