“Disapproviamo la decisione del Tribunale di Nuoro, che ha accettato il nuovo programma di “messa alla prova” presentato dal difensore dell’allevatore che nell’aprile del 2014, assieme al figlio minore, venne sorpreso dai Carabinieri mentre trascinava un cane legato al gancio traino della sua auto per diversi chilometri. Tale istituto, che estingue il reato stesso, non può trovare applicazione in casi di violenza, peraltro così efferata, in danno agli animali”, questo il commento di Ilaria Innocenti, responsabile LAV Area Animali Familiari, alla notizia dell’Ordinanza del Giudice Onorario Russo, del Tribunale di Nuoro, secondo cui l’allevatore dovrà prestare, per soli 10 giorni, lavori di pubblica utilità presso il Comune di Loculi.
“Ci aspettavamo che il Tribunale volesse dare un segnale forte contro i reati in danno agli animali, anche in considerazione dell’aggravante che la violenza fu perpetrata alla presenza di un minore della cui educazione l’uomo era ed è responsabile, ma così non è avvenuto. Chiediamo quindi al PM di impugnare l’Ordinanza”, aggiunge Ilaria Innocenti.
Il Giudice Onorario di Tribunale, che ha disposto la messa alla prova con sospensione del procedimento, ha rinviato l’udienza al 17 ottobre 2017 per dichiarare, qualora l’allevatore abbia ottemperato a quanto deciso, l’estinzione del reato. Una decisione che lascia sgomenti in considerazione dell’estrema gravità dei fatti.