Da sempre impegnati a tutelare gli animali selvatici dalle mire dell’uomo, la nostra battaglia per gli orsi del Trentino inizia con i primi attacchi nei loro confronti da parte della Provincia di Trento.
Nel 2010, collaboriamo al trasferimento dell’orsa Jurka dal recinto di San Romedio a un santuario in Germania dove vive tutt’ora e da quel momento non abbiamo mai smesso di mantenere alta l’attenzione. Abbiamo preso a cuore le loro sorti e ci siamo adoperati in ogni modo possibile perché ogni singolo orso trentino minacciato di cattura o uccisione, continuasse a vivere libero e sicuro, in natura.
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Nel 2014, quando a settembre l’orsa Daniza venne uccisa dal maldestro intervento del veterinario che doveva sedarla, abbiamo denunciato quanto accaduto e seguito tutto il procedimento giudiziario, fino ad arrivare nel 2015 alla richiesta di oblazione da parte del veterinario.
Dal 2015 seguiamo la vicenda dell’orsa KJ2, quando, in compagnia dei suoi cuccioli, si scontrò accidentalmente con un uomo rimasto poi ferito. Nel 2017 la stessa orsa, ancora una volta accompagnata dai suoi cuccioli, si scontrava con un uomo che reagiva dandole una bastonata in testa. Per questo venne condannata a morte dal Presidente della Provincia di Trento, Rossi, e fucilata ad agosto 2017.
Abbiamo quindi denunciato Rossi e, nonostante per ben due volte il PM abbia richiesto l’archiviazione della nostra denuncia, ci siamo sempre opposti ottenendo che il 28 settembre si apra il processo.
In tribunale chiederemo giustizia per l’orsa KJ2 e per tutti gli orsi che continuano a essere perseguitati per il solo motivo di essersi comportati come impone la loro natura.