Intervista di Maria Falvo
Massimo Wertmüller, attore e doppiatore di fama con all’attivo tanti ruoli di successo in film, fiction e spettacoli teatrali, ha anche una spiccata sensibilità verso gli animali: quanti di voi lo conoscono in questa veste? Per voi l’intervista che pubblicheremo anche su Impronte di ottobre e questo mese in anteprima sul mensile Quattro Zampe.
Anche da bambino avevi questa affinità verso gli animali? Di recente sei intervenuto contro l’avvelenamento di cani a Sciacca e sei al fianco di LAV (www.lav.it) per contrastare l’abbandono di animali
Da piccolo avevo un rapporto abbastanza “disattento” verso gli animali, ma sono cresciuto con una mamma che amava particolarmente i cani.
Che rapporto hai oggi con gli animali?
Lo definirei un rapporto di grande “consapevolezza”: adottare dei cani è stata una scelta voluta e consapevole ed è stata proprio la vita familiare con loro a farmi conoscere e apprezzare la sensibilità e la grandezza degli animali. In loro vedo la scintilla della vita, quella nobiltà d’animo, quella purezza che noi umani perdiamo al momento della nascita… Questa consapevolezza mi fa provare per gli animali immensa ammirazione, rispetto per la vita di tutti: e così, ad esempio, nelle pietanze in tavola non vedo semplicemente il nutrimento ma la vittima. E così questo sentimento di rispetto verso gli animali mi ha fatto scegliere, consapevolmente, di non cibarmi più di animali, una scelta che consiglio perché non abbiamo il diritto di uccidere polli o maiali né di sottometterli alle condizioni tipiche degli allevamenti.
Vivi con due cani, ci racconti la loro storia?
Per una scelta che definirei etica ed empatica, Rocco e Pupetta fanno parte della mia famiglia: li ho adottati dagli amici del Canile di Latina, Rocco 8 anni fa e Pupetta circa 6 anni fa. Sono due meticci e, come tutte le razze miste, sono più forti! Andate al canile, adottare dai canili significa salvare delle vite, inoltre non costa nulla ed è una scelta che renderà la vostra vita più ricca e completa.
Diresti che i tuoi cani sono parte integrante della famiglia?
Senza alcun dubbio Rocco e Pupetta sono parte della mia famiglia, una parte essenziale della mia famiglia, sono miei fratelli!
C’è un testo teatrale, una sceneggiatura dove gli animali hanno un ruolo e che ti piacerebbe recitare?
Penso ai grandi classici, alle storie di Priamo e Achille, a Omero e ai poderosi versi dell’Odissea, con la narrazione del cane Argo che aspetta Ulisse tutta la vita: si tratta di capolavori con una profondità e uno spessore ineguagliabili. Ulisse torna a casa dopo vent'anni di assenza e si maschera per non farsi riconoscere. Ma non può nascondersi agli occhi del suo cane che, dopo due decenni, ancora lo ricorda. Una scena straziante: Argo riconosce Ulisse, scodinzola ma è troppo vecchio e malato. Muore ma ha almeno potuto rivedere Ulisse, che piange per Argo. E’ per lui l'unica lacrima del forte Ulisse…
Cosa pensi dell’uso degli animali nei circhi?
Non approvo l’uso di animali nei circhi o in altri spettacoli, non posso approvare l’uso coercitivo degli animali. Sono un convinto difensore della vita nel suo habitat naturale e la rispetto fino in fondo. Invito il pubblico ad aprire gli occhi, a non essere complice di chi non rispetta gli animali. Sono nostri fratelli.
© foto Flavio Di Properzio