Grazie ai modelli in vitro la salvezza per gli animali e una vita normale per i pazienti.
Per molti anni, l’insulina, ormone fondamentale nella regolazione della glicemia, è stata estratta dal pancreas di maiali (o di bovini) con una pratica onerosa in termini di vite (servivano 4 tonnellate e mezzo di pancreas suino per produrre mezzo chilo di insulina)e di sicurezza/disponibilità della sostanza per i pazienti.
Come in tanti altri casi, la ricerca e il potenziamento di modelli non animali hanno consentito enormi passi avanti e le persone possono ora accedere a cure/attrezzature più rapide, sicure ed economiche.
Grazie all’avvento dell’era biotecnologica è possibile produrre l’insulina tramite tecnologia del DNA ricombinante in sistemi batterici ottenendo insulina umana per via sintetica con molti vantaggi associati, compreso quello di eliminare tutte le possibili reazioni allergiche.
Lo sviluppo di una ricerca che combina modelli non animali a ingegneria, ha permesso di creare strumenti di misurazione della glicemia miniaturizzati che prevedono un monitoraggio continuo del livello di zuccheri nel sangue senza dover pungere il dito per ottenere una goccia di sangue sulla quale fare il test. Si tratta di un metodo più affidabile, non invasivo e che permette un quadro completo del profilo glicemico in meno di un secondo.
Investire nei modelli human-based, non significa “solo” scegliere una scienza etica, ma migliorare la qualità di vita di pazienti, familiari e persone in generale.
Tra i cambiamenti già messi in atto ci sono i test di gravidanza oggi effettuabili con un rapido stick al posto dell’esposizione di urine in ratte e il test di irritabilità degli occhi e della pelle, molto usato nella cosmesi, per il quale venivano impiegati conigli albini sottoposti alla tortura per 168 ore, oggi si usano colture cellulari.