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Riapre il Parco di Monte Urpinu a Cagliari

Cessato il pericolo influenza aviaria. Con lo stop alle uccisioni animali, ottenuto grazie alla mobilitazione di attivisti e uffici legali, si può realizzare la tutela della sanità pubblica.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 16 novembre 2022

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Sospesi gli abbattimenti: un risultato ottenuto grazie alla perseveranza di animalisti e associazioni

L’annuncio arriva dal Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, che dal suo profilo Facebook dichiara di aver disposto la sospensione delle uccisioni dei volatili ancora presenti all’interno de Parco urbano di Monte Urpinu.

Si tratta di circa una sessantina di animali che sono sopravvissuti alle operazioni di depopolamento imposte dall’ASL di Cagliari in seguito al rinvenimento di alcuni uccelli positivi al virus dell’influenza aviaria.

Siamo molto felici per questo risultato ottenuto grazie alla perseveranza di decine di animalisti, associazioni e semplici cittadini che da quasi due settimane presidiano costantemente il parco chiedendo la salvezza degli animali. Roberto Corona, Responsabile LAV Cagliari

La LAV è da subito intervenuta presso la Regione e l’ASL chiedendo che le operazioni di uccisione fossero bloccate, in analogia a quanto accaduto a gennaio scorso in una identica situazione accaduta in provincia di Firenze, dove però l’ASL locale, pur nel rispetto delle norme europee e nazionali, aveva deciso di mantenere in vita gli animali, a dimostrazione che anche a Cagliari un’altra soluzione, rispettosa della vita degli animali e della salute pubblica, era possibile.

Ora chiediamo che il Sindaco di Cagliari formalizzi con un ulteriore atto lo stop definitivo alle operazioni di uccisione, mettendo allo stesso tempo in sicurezza gli animali salvati e garantendo loro cure e sicurezza fino a fine vita naturale. LAV

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lunedì 07 novembre 2022

Influenza aviaria: sterminio di massa di uccelli a Cagliari

In queste ore, il parco urbano di Monte Urpinu di Cagliari è teatro di uno sterminio di massa senza precedenti. Dopo che in alcuni uccelli deceduti è stata rilevata la presenza del virus dell’influenza aviaria, l’ASL di Cagliari, con una ordinanza, ha decretato la condanna a morte di tutti i circa trecento animali presenti nell’area, anche quelli perfettamente sani.

Centinaia di cittadini, numerose sigle associative, compresa la sede cagliaritana della LAV, sono da giorni mobilitate con un presidio al di fuori dei cancelli del parco per chiedere assieme l’immediata sospensione di un evitabile epilogo.

Gli stessi regolamenti europei che dettano indicazioni per la gestione dell’influenza aviaria, prevedono la possibilità di evitare le uccisioni nel caso in cui gli animali siano adeguatamente confinati per questo motivo abbiamo già inviato una diffida all’ASL di Cagliari, chiedendo la revoca del provvedimento di abbattimento poiché, in caso contrario, si potrebbe verificare l’ipotesi di uccisione non necessitata di animali, con conseguente violazione dell’art.544 -bis del Codice Penale. Massimo Vitturi , Area Animali Selvatici LAV

Ancor più perché in un analogo caso avvenuto lo scorso gennaio in provincia di Firenze, il parco dove è stata rilevata la presenza del virus dell’aviaria è stato semplicemente chiuso così da far trascorrere un periodo di quarantena agli animali.

Preme anche ricordare che la proliferazione del virus dell’influenza aviaria è favorita dagli allevamenti di specie sensibili (come polli, tacchini, galline, faraone, quaglie) dove le densità sono altissime e il sistema immunitario degli animali è fortemente compromesso. Ciò è il risultato di una selezione genetica che risponde a logiche commerciali che considerano l’animale come mera unità produttiva e dell’impossibilità per gli animali di vivere rispettando la propria etologia. Bisogna ripensare il nostro rapporto con gli animali, siano essi rinchiusi nei capannoni o detenuti a qualsiasi altro titolo. Gli animali sono esseri senzienti e come tali vanno trattati. Lorenza Bianchi , Area Animali negli allevamenti LAV

Chiediamo che il Presidente Solinas e l’Assessore Nieddu intervengano subito concordando con la ASL lo stop degli abbattimenti così come previsto dai Regolamenti Europei, accogliendo le tante richieste dei cittadini, bambini compresi, che in questi giorni chiedono che venga risparmiata la vita agli animali.



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