Il Ministero della Salute ha ritenuto necessario rafforzare il sistema di prevenzione del rischio di aggressione da parte di cani, basandosi non solo sull'imposizione di divieti e obblighi per detentori, ma anche sulla formazione degli stessi per migliorare la loro capacità di gestione degli animali: è in vigore, infatti, dal 6 settembre, l'ordinanza ministeriale per la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani firmata dal Sottosegretario alla Veterinaria Paolo Fadda.
Il provvedimento, che avrà efficacia 12 mesi, ripropone i contenuti delle ordinanze ministeriali che a partire da quella emanata nel 2008 eliminano la dannosa e priva di fondamento scientifico lista delle razze pericolose e individuano nel detentore la responsabilità dell’animale, della sua gestione e della sua conduzione.
In attesa dell'emanazione di una normativa organica in materia – il richiamo è al Consiglio dei Ministri che nella seduta del 26 luglio 2013 ha approvato un disegno di legge recante, tra l'altro, delega per la disciplina della tutela dell'incolumità personale dall'aggressione di cani – l’ordinanza ripropone il sistema di prevenzione anche attraverso l’istituzione di percorsi formativi per detentori di cani. I percorsi sono obbligatori per i detentori di animali giudicati pericolosi in base a morsicature, aggressioni o di altri criteri di rischio, facoltativi per tutti gli altri.
Il provvedimento contiene un incondizionato no al taglio di coda e orecchie, in conformità con l'articolo 10 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987, ratificata e resa esecutiva in Italia con legge 4 novembre 2010, n.201.
L’ordinanza, inoltre, vieta la vendita, l'esposizione ai fini di vendita e la commercializzazione di cani sottoposti a interventi chirurgici per motivi estetici. Chi non rispetterà il divieto incorrerà – specifica l’ordinanza - nella violazione dell'articolo 544-ter del Codice penale, maltrattamento di animali.
E se tutti dovranno rispettare l’obbligo di raccogliere le deiezioni, i minori, i delinquenti abituali e i pregiudicati non potranno avere un cane di elevata aggressività. Per rafforzare la prevenzione e la tutela degli animali, l’ordinanza vieta l’addestramento dei cani per esaltarne l’aggressività e la sottoposizione al doping.
Per quanto riguarda la conduzione, il guinzaglio non potrà essere più lungo di un metro e mezzo e dovrà sempre essere utilizzato nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani. La museruola va sempre portata con sé.
Ci auguriamo che questa ordinanza sia davvero l’ultima a disciplinare un aspetto così delicato per la corretta gestione del cane, la tutela del suo benessere e dell’incolumità pubblica e che i suoi positivi contenuti trasformati al più presto in legge trovino adeguate sanzioni. Nel frattempo invitiamo tutti i soggetti coinvolti a darne piena e corretta applicazione.
Ilaria Innocenti, responsabile LAV settore Cani e gatti