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Trentino: incidente con un orso a Dro

Effetto dei 24 anni di ritardo con il quale è stata avviata la comunicazione sulla convivenza pacifica con gli orsi.

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Ultimo aggiornamento

martedì 16 luglio 2024

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Non deve essere l’orso a pagare per responsabilità umane!

Questa mattina un turista straniero sarebbe stato coinvolto in un incidente con un orso nel comune di Dro, a nord del lago di Garda e avrebbe riportato comunque lievi ferite.

Quanto accaduto è riconducibile al gravissimo ritardo con il quale solo quest'anno sono state avviate le prime azioni strutturate di comunicazione per favorire la convivenza fra orsi e cittadini, ben ventiquattro anni dopo la ricomparsa degli orsi in Trentino.

Inoltre, l'incidente porta alla ribalta il tema della chiusura dei sentieri dove è nota la presenza di mamme con cuccioli, una pratica comunemente utilizzata al fine di prevenire possibili incidenti nel Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, ma che la Provincia di Trento ha sempre ritenuto impossibile da realizzare sul suo territorio.

La scorsa settimana proprio in quella zona era stata avvistata un'orsa accompagnata dai suoi cuccioli, condizione in cui un'orsa può reagire con particolare vigore alla presenza di una minaccia, che può essere rappresentata anche dalla sola presenza inaspettata di una persona.

L'avvistamento era stato puntualmente riportato sulla cartina del sito provinciale sui grandi carnivori, che riporta tutte le aree di avvistamento di orse accompagnate dai cuccioli.

È quindi verosimile pensare che possa essere stata coinvolta proprio quella femmina. Sembra che l'uomo coinvolto fosse da solo e quindi molto probabilmente si sarà avvicinato in silenzio, sorprendendo l'orsa mentre stava accudendo i suoi cuccioli.

Già nel 2021, quando abbiamo incontrato l'assessora Zanotelli, le avevamo proposto di sviluppare un'applicazione per smartphone che, collegata alla mappa della Provincia, potesse dare informazioni aggiornate in tempo reale sulle zone da evitare perché frequentate da orse con cuccioli. Se tre anni fa, invece di accompagnarci alla porta, ci avesse ascoltati, forse oggi non ci troveremmo a commentare questo incidente.

Quanto accaduto deve quindi essere d'esempio perché la giunta Fugatti capisca finalmente l'importanza di provvedere a chiusure, anche parziali, anche virtuali, utilizzando la tecnologia, di sentieri che attraversano zone frequentate da orse accompagnate dai cuccioli.

Le chiusure in ogni caso rendono responsabili della propria incolumità i cittadini che volessero comunque addentrarsi in quelle zone nonostante gli avvisi.

Non è più tollerabile che la responsabilità degli incidenti venga sempre e comunque addossata agli orsi: anche le persone devono essere consapevoli di come i loro comportamenti possono metterle a rischio, proprio come quando si superano i limiti di velocità in automobile.

Chiederemo copia dei verbali redatti dai forestali trentini per ottenere tutte le informazioni utili a costruire la difesa dell'orso contro i prevedibili ingiusti attacchi a cui sarà sottoposto.

Faremo tutto il possibile per salvarlo!