Chi vive vicino agli allevamenti continua, notte e giorno, a fare segnalazioni al 112 per sversamenti e cattivi odori.
A seguito dell’inchiesta andata in onda lo scorso 9 gennaio su Rai 3, all’interno programma Report, avevamo scritto a B-Lab per chiedere di avviare una revisione ufficiale della posizione di Fileni, al fine di valutare la possibilità di revocare la certificazione B-Corp.
A seguito di un primo processo di revisione, conclusosi ad aprile 2023 – i cui risultati si trovano nel Fileni Transparent Disclosure Report 2023 - era stata riconosciuta la necessità di proseguire con un’indagine ufficiale sulla posizione dell’azienda.
Abbiamo sollecitato più volte nel corso del 2023 l’ente certificatore per chiedere conto di tale indagine, ma B-Lab ha risposto che, seppur inizialmente avessero pianificato di avviarla ufficialmente entro e non oltre agosto 2023, a causa di vincoli interni, l’avvio è posticipato addirittura al 2024. B-Lab non ritiene urgente avviare un’indagine ufficiale, quindi non vi è nemmeno una tempistica specifica per l’iter della stessa.
Questo nonostante:
Si tratta di un ritardo critico non solo per la gravità di quanto potenzialmente imputabile a Fileni, ma risulta ancora più grave se si considera la natura di B-Lab, un ente certificatore che fa della trasparenza uno dei propri tratti distintivi.
Chiediamo a B-Lab di iniziare effettivamente l’attività di indagine e di comunicarne l’esito quanto prima. Ribadiamo che nell’analisi da noi svolta e trasmessa a B-Lab è possibile rilevare numerose potenziali criticità che riteniamo debbano essere analizzate in quanto possono significativamente pregiudicare il mantenimento della certificazione B-Corp da parte di Fileni Alimentare, in virtù di una potenziale sussistenza di elementi in contrasto con quanto previsto dal disciplinare e su cui ci attendiamo al più presto riscontro.
In particolare, le criticità emerse, e su cui chiediamo e ribadiamo anche oggi la necessità di urgenti verifiche, rientrano in diverse delle categorie utilizzate per valutare l’idoneità di un’azienda a ricevere la certificazione B-Corp, nello specifico la categoria ambientale, della comunità, dell’etica, e della trasparenza.
Le nostre richieste sono due:
Chiediamo infatti che la certificazione sia concessa solo a quelle aziende zootecniche che vincolino l’attività a parametri di dismissione o riconversione dell’attività produttiva verso produzioni non animali, mostrando un chiaro impegno per la transizione ecologica, che non può prescindere dalla transizione alimentare.