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Forti emissioni odorigene e sversamenti in allevamenti Fileni. La Procura indaga.

Chi vive vicino agli allevamenti continua, notte e giorno, a fare segnalazioni al 112 per sversamenti e cattivi odori.

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Ultimo aggiornamento

venerdì 27 gennaio 2023

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Tre interrogazioni parlamentari interpellano i Ministri sui contenuti dell'Inchiesta di Report

Sono passate due settimane da quando Report ha mandato in onda su Rai3 l’inchiesta di Giulia Innocenzi sulle modalità di allevamento di polli bio e non bio di un noto marchio italiano. Da allora molto è stato detto e scritto.

A questo si sono ora aggiunte tre interrogazioni parlamentari, di cui due alla Camera dei Deputati a firma di Evi e altri (Verdi e Sinistra Italiana) e Raffa (M5S), e una al Senato a firma di Naturale – Vicepresidente Commissione della Commissione Agricoltura, e altri parlamentari M5S.
I Ministri formalmente interpellati sono Schillaci
per la Salute, Lollobrigida per l’Agricoltura, ma ad aver preso contezza del contenuto dell’inchiesta è chiamato anche il Ministro Calderoli per quanto concerne le Regioni con le proprie Asl veterinarie.

Noi di LAV, in attesa delle risposte dei Ministri alle interrogazioni, continuiamo però ad attendere risposte ai quesiti posti alla Fileni:

Che procedura di gestione mette in atto l’azienda per quei polli non idonei agli standard commerciali, ad esempio che non crescono e restano più piccoli degli altri?
Quali sono i dati sulla mortalità in azienda per le diverse tipologie di allevamento (convenzionale e biologico)?
Viste le problematiche per la salute degli animali legate all’impiego di razze a rapido accrescimento, l’azienda cosa pensa della selezione genetica dei polli broiler?
Viste le problematiche per la salute degli animali legate all’impiego di razze a rapido accrescimento, l’azienda pensa di convertirsi interamente al biologico nei prossimi anni, dismettendo in toto l’utilizzo di razze a rapido accrescimento e riducendo contestualmente il numero di animali allevati?
In quali casi e per quali motivi il pollo Rusticanello, simbolo della produzione biologica dell’azienda, non ha accesso all’aperto? Se del caso, quale percentuale del ciclo di allevamento rappresenta il periodo senza accesso all’aperto?
Quanti sono i polli allevati secondo il metodo biologico in percentuale rispetto al totale dei polli allevati dall’azienda?
Il disciplinare sull’etichettatura di Unaitalia, cui l’azienda aderisce, è di pubblica consultazione? Dove è possibile consultarlo? Tutti i prodotti dell’azienda seguono questo disciplinare?
Ci sono differenze nel numero di veterinari a disposizione tra allevamento convenzionale e biologico?

LEGGI LA LETTERA APERTA DI LAV ALL'AZIENDA


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