Chi vive vicino agli allevamenti continua, notte e giorno, a fare segnalazioni al 112 per sversamenti e cattivi odori.
Con la trasmissione Report, nell'inchiesta di Giulia Innocenzi, avevamo mostrato come alcuni operai dell'azienda Fileni uccidevano i polli, probabilmente ritenuti “scarti”, tramite torsione del collo.
Alcune di
quelle immagini venivano dall'allevamento di Monte Roberto, struttura da due
milioni e mezzo di polli l'anno.
Nel corso della puntata di Report era stato spiegato che come l'allevamento in questione doveva essere chiuso,
a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato, ma l'azienda Fileni vi aveva inserito
comunque oltre 400.000 polli.
Apprendiamo dagli organi di stampa che sabato scorso proprio quell'allevamento è finito nuovamente nell'occhio del ciclone.
Stando alla stampa, la procura di Ancona avrebbe infatti notificato un avviso di chiusura delle indagini preliminari a sei persone, l'imprenditore Giovanni Fileni e cinque funzionari pubblici. A loro sarebbero contestati l'abuso edilizio e l'abuso d'ufficio in concorso per la realizzazione dello stabilimento.
L'allevamento non avrebbe le dimensioni previste per quella zona, visto che è inserito in un'area definita fascia di continuità naturalistica. Eppure, le autorizzazioni erano state regolarmente rilasciate dagli enti preposti, Comune, Provincia e Regione. Lo stabilimento sarebbe quindi abusivo e le procedure per farlo aprire sarebbero state forzate.
Stando alla Procura, Fileni avrebbe beneficiato di atti amministrativi illegittimi con un presunto ingiusto profitto patrimoniale.
Contestati anche il permesso di costruire ricevuto dal Comune, l'autorizzazione paesaggistica, i provvedimenti regionali che giungono a "determinare il mutamento di destinazione dello stabilimento avicolo passando da allevamento industriale a industria nociva".
L'azienda fa sapere di essere “vittima perché autorizzata da enti preposti”.