L'ultimo DPCM in vigore dal 4 maggio ha sancito la graduale ripartenza del mondo produttivo e di molti dei servizi, fino a questa fase compressi a causa delle misure di contenimento imposte dall'emergenza coronavirus.
Fra le riaperture possibili rimasta nascosta fra le pieghe degli allegati, il terzo, l'indicazione delle "attività delle organizzazioni associative" che consente esplicitamente la ripartenza anche di tutte le attività sul territorio aventi quale scopo la "promozione e la difesa degli animali e dell'ambiente".
E infatti, indicato - come per tutte le altre categorie di attività - il codice Ateco relativo, in questo caso, al macrogruppo 94 "ATTIVITA' DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE" che ricomprende al suo interno il sottogruppo 94.99.60 nel quale le attività di "promozione e difesa degli animali e dell'ambiente" sono indicate.
Questa menzione non lascerebbe spazio, quindi, ad equivoci interpretativi e legittimerebbe la riapertura al pubblico - sempre nel rispetto delle regole di distanziamento sociale e di tutte le cautele raccomandate in merito alle attestazioni degli spostamenti - di tutte le attività sul territorio nazionale (quali, ad esempio, le attività di preaffido e adozione di animali) da parte delle associazioni Onlus che, come la LAV, si impegnano quotidianamente per garantire la promozione e la difesa degli animali e dell'ambiente, indipendentemente da un loro espresso richiamo nelle Ordinanze regionali.
Roberta Poscente
Ufficio legale LAV