Ridurre il numero di piccioni, consentendo ai cacciatori di armarsi e sparare contro i volatili presenti nei fondi agricoli e in centro: una soluzione che il Sindaco del Comune di Caldogno (Vicenza) potrebbe presto adottare, stando a quanto riportato dalla stampa locale.
L'amministrazione comunale ha infatti emanato un'ordinanza per il contenimento della proliferazione dei piccioni, che per ora proibisce di somministrare alimenti agli animali e impone la protezione degli immobili con dissuasori. A questa, tuttavia, potrebbe fare presto seguito l'introduzione di un programma per l'abbattimento, come previsto dal piano quinquennale attivato dalla Provincia nel 2013. Non si tratterebbe, peraltro, di una iniziativa del tutto nuova, visto che già nel 2005 un'analoga ordinanza fu bocciata dal TAR dopo un ricorso della LAV.
Un’assurdità che non ha alcun senso, perché i colombi hanno una elevatissima capacità di ripresa della popolazione in relazione alla capacità portante del territorio, in particolare negli ambiti urbani. Uno sterminio di massa, come quello invocato dalla giunta, produrrebbe unicamente la destrutturazione delle colonie di colombi, aumentando di conseguenza la disponibilità di risorse per i superstiti che così, in pochissimo tempo, ricostituirebbero la popolazione originale.
Solamente la riduzione dei siti di nidificazione consente il reale contenimento della popolazione dei colombi negli ambiti urbani, unita ad una puntuale asportazione dei rifiuti ed al controllo di altre eventuali fonti di alimentazione a disposizione degli animali. Ambiti nei quali il Sindaco Vezzaro ha certamente competenza e sui quali si misura la reale efficienza di un’amministrazione comunale, al di là e ben oltre roboanti dichiarazioni prive di senso.
Massimo Vitturi
Responsabile LAV Settore Caccia e Fauna Selvatica