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Green Hill: inizia a Brescia il primo processo

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Ultimo aggiornamento

martedì 17 settembre 2013

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Ultima ora: l'udienza è stata aggiornata a febbraio del 2014, a causa di uno sciopero degli avvocati.

Nuova data da segnare sul calendario della vicenda giudiziaria che vede coinvolto Green Hill, l’allevamento di cani beagle destinati alla vivisezione posto sotto sequestro dal Corpo Forestale dello Stato nel luglio dello scorso anno.

Si apre oggi, infatti, davanti al Tribunale di Brescia, il primo processo su Green Hill, che vede come imputati Cristian Leali – in qualità di Comandante della Polizia locale di Montichiari e Mario Astuti - Dirigente della Direzione Generale del Servizio Veterinario della Regione Lombardia.

Il Comandante della Polizia locale di Montichiari dovrà rispondere di omessa denuncia di reato (articolo 361 del Codice penale) e di falsità ideologica (articolo 479 del Codice penale) per avere, in seguito a una perquisizione, rispettivamente omesso di denunciare alla Procura della Repubblica di Brescia il reato di uccisione di animali e per aver affermato che i cani si trovavano in ottime condizioni e che disponevano di ampia libertà di movimento.

Il Dirigente della Direzione Generale del Servizio Veterinario della Regione Lombardia, invece, dovrà rispondere dell’accusa di abuso d’ufficio (articolo 323 del Codice penale) per aver autorizzato la società Green Hill 2001 s.r.l. a identificare i cani mediante tatuaggio anziché microchip, procurando così all’allevamento l’ingiusto vantaggio patrimoniale consistito nel totale risparmio del denaro necessario all’acquisto dei microchip medesimi.

Abbiamo chiesto di essere ammessi parte civile nel processo, e siamo certi che saranno acclarate le responsabilità degli imputati.