La Procura della Repubblica di Roma grazi la scrofa che per difendere i suoi piccoli, motivatissima e normale reazione per una mamma tanto più in una situazione di continuo sfruttamento nell’allevamento, ha attaccato e causato la morte di un uomo e il ferimento di un bambino, domenica scorsa a Corcolle (Roma).
Augurandoci che il piccolo ricoverato al Bambin Gesù si rimetta al più presto, abbiamo presentato un’istanza alla Procura della Repubblica nella quale sottolineiamo che non vi sono ragioni, anche giuridiche, per far procedere all’uccisione della mamma e che, quindi, gli animali dovrebbero essere dati in affidamento a chi ne garantirà la vita senza diventare salami e braciole.
Basterà che l’Asl veterinaria, come in altri precedenti casi seguiti dall’Associazione animalista, certifichi come “non mangiabili” i maiali, facendo così cadere gli aspetti burocratici sulla sanità dei prodotti nei quali gli animali erano destinati, altrimenti, a trasformarsi in maniera violenta.
(foto di repertorio)