Ricordate la storia di Grazia, la scrofa che avevamo adottato e portato al sicuro nel Centro di recupero di Semproniano, dopo che nell’ottobre scorso aveva attaccato un uomo un bambino, per difendere dei cuccioli?
L’abbiamo salvata due volte – da un’ingiusta condanna, e dalla morte per macellazione – ma allora, mentre la portavamo via dall’allevamento abusivo di Corcolle, nella periferia romana, non potevamo sapere che il racconto non si sarebbe concluso con il suo salvataggio.
Questo animale è stato protagonista incolpevole di fatti gravissimi e nulla potrà cancellare la tragedia che è costata la vita a un uomo: eppure abbiamo ritenuto giusto batterci per Grazia, desiderando per lei una nuova vita. Perché, vittima tra le vittime, la sua storia potesse almeno aiutare a far luce sulla violenza intrinseca ad ogni sistema produttivo e alimentare basato sullo sfruttamento degli animali.
Abbiamo ottenuto quello che volevamo, ma la realtà ha superato le aspettative!
Infatti, nei mesi in cui si trovava ancora nell’insediamento fatiscente a cui l’abbiamo sottratta, in attesa delle necessarie autorizzazioni, Grazia è rimasta incinta: una scoperta anche per noi di LAV che, inaspettatamente, ci siamo trovati a salvare, non una, ma ben tre vite, quelle della mamma e dei suoi due cuccioli.
I cuccioli sono venuti alla luce alcune settimane fa e stanno bene, insieme alla loro mamma: ecco la loro prima foto, nella campagna toscana.
Un doppio lieto fine, perché oltre ad aver salvato Grazia dalla macellazione certa a ‘fine ingrasso’, e dall’esecuzione come responsabile dell’uccisione e del ferimento di due umani, abbiamo fatto sì che due cuccioli di maiale venissero al mondo liberi da ogni tipo di sfruttamento.
Un fatto rarissimo per la loro specie, simbolo del nostro impegno e della nostra speranza di un mondo riscattato da ogni genere di violenza e di sopraffazione nei confronti degli animali, e in cui tutti loro possano avere libertà, dignità, vita.