L'orso MJ5 è condannato a morte. Solo perché si è comportato da orso.
Frequentare aree in cui vivono animali come gli orsi, in questo caso la provincia di Trento, significa entrare in casa loro, nel loro habitat e nelle loro relazioni familiari.
E turbarle, spaventandoli provocando reazioni di paura.
Oppure generare in loro abitudini non consone con la loro natura, come il facile approvvigionamento di cibo, che provoca innaturali avvicinamenti a zone urbanizzate.
Imparare a comportarsi correttamente e ad instaurare una convivenza ottimale per tutti, in modo da prevenire reazioni e conseguenze spiacevoli, per entrambe le specie, è fondamentale.
La Provincia Autonoma di Trento, che 23 anni fa ha reintrodotto
gli orsi nella zona, non lo ha fatto. Non ha dato seguito a un progetto di informazione e educazione dei
cittadini al fine di prevenire possibili incidenti, insabbiandone il piano di
comunicazione. Le conseguenze di tale leggerezza si vedono ora.
E non diamo la colpa agli orsi! Troppo facile! L’Amministrazione provinciale è infatti l’unica responsabile di una situazione di disinformazione ingiusta e crudele che non può e non deve trovare nella doppietta la sua codarda soluzione.
Eppure il Presidente Maurizio Fugatti ha già emesso la condanna a morte per MJ5.
Non permettiamo che un altro orso venga ucciso.
Per MJ5 e per tutti gli altri rendiamo sempre più forte la nostra mobilitazione.
#BASTAORSIUCCISI!
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