Il 3 marzo è la Giornata Mondiale della fauna selvatica ed esotica, indetta dalle Nazioni Unite per celebrare gli animali e le piante selvatiche e sensibilizzare le persone sul tema della loro tutela.
Il 3 marzo è la Giornata mondiale della fauna selvatica ed esotica, indetta dalle Nazioni Unite per celebrare gli animali e le piante selvatiche e sensibilizzare le persone sul tema della loro tutela. Ci troviamo infatti nel bel mezzo della sesta estinzione di massa: stiamo perdendo piante e animali ad un ritmo allarmante. E la colpa è dell'uomo.
La scelta del 3 marzo come data simbolo deriva dal giorno in cui, nel 1973, venne stata firmata la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES).
Il 3 marzo 2023 segnerà quindi anche il 50° anniversario della CITES, che oggi si trova fra commercio e conservazione, con le Parti della Convenzione che lavorano con l'obiettivo comune di garantire la sostenibilità delle specie minacciate.
Ma andrebbe fatto molto di più.
Purtroppo, il commercio di animali in generale, e non solo delle specie minacciate, rappresenta un problema serio sotto vari aspetti e a tutti i livelli di interesse e sensibilità. Se ad alcuni il fatto di detenere animali in gabbiette, voliere e terrari, sembra davvero una privazione della libertà e dei diritti degli animali; per altri chiaramente non lo è.
Ma non si tratta solo di etica e rispetto. Nonostante negli ultimi anni sia cambiato il modo di vedere gli animali e sia aumentata la consapevolezza della loro sofferenza, molte cose sono ancora poco conosciute o vengono ancora ignorate. Eppure, sono sempre più numerose le fonti che avvertono, per esempio, riguardo i pericoli per la salute e la pericolosità derivanti dalla detenzione di animali esotici in casa.
È notizia solo della scorsa settimana sul The Guardian che l’associazione di veterinari inglese avverte sui rischi, sia per gli animali che per il loro “possessori”, di detenere specie esotiche nelle case. Infatti, i veterinari che si occupano di animali esotici hanno dichiarato che quasi il 60% degli animali da loro visitati non ha soddisfatto le proprie esigenze di benessere di base. Inoltre, secondo un'indagine Voice of the Veterinary Profession, più di un quarto dei veterinari ha riferito di un aumento del numero di animali esotici portati in cura nell'ultimo anno.
LAV si impegna ogni giorno non solo perchè si celebrino, ma anche perchè si rispettino i diritti di tutti gli animali, dai più piccoli ai grandi. Lottiamo per liberare, ad esempio, quelli tenuti nei circhi e sfruttati per tenere spettacoli ormai obsoleti e contronatura, quelli esposti nelle fiere, quelli tenuti in piccolissimi spazi, perché ci sta ancora una gran parte della popolazione che ritiene che sia amore tenere un'iguana o un pappagallo in casa.
In questi giorni stiamo aspettando che il Ministero dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, emani, entro il 27 marzo, la cosiddetta “lista negativa”, ovvero un elenco delle specie pericolose e non detenibili anche se nate in cattività.
Aiutaci a far arrivare la nostra e la vostra voce al Ministro Gilberto Picchetto Fratin e sostieni la nostra campagna #aCasaLoro!
Oggi, in nome del World Wildlife Day, riflettiamo ancora di più sulla fragilità della natura e di tutte quelle specie, animali e vegetali, che si trovano minacciate e sfruttate dall'intervento umano.
Milioni gli animali esotici ogni anno arrivano in Italia. Grazie alla nostra campagna abbiamo ottenuto 3 nuove leggi per la loro salvaguardia.
Scopri di più!