Una data che ci fa riflettere su un fenomeno obsoleto ma purtroppo ancora attuale.
Ogni anno, il 24 aprile, si celebra la Giornata mondiale degli animali nei laboratori: una data che invita a riflettere su un fenomeno tanto obsoleto quanto, purtroppo, ancora attuale.
Le ultime statistiche europee mostrano che, in un solo anno, sono stati utilizzati oltre 8.3 milioni di animali in esperimenti in tutta Europa. A questi si aggiungono altri 9.6 milioni di animali allevati e uccisi senza essere mai stati coinvolti in esperimenti perché “di troppo” o per selezione genetica.
In totale, quasi 20 milioni di animali sono stati rinchiusi in gabbie sotterranee, sottoposti a iniezioni, prelievi, somministrazioni forzate di sostanze chimiche tossiche, farmaci, colle, pesticidi, isolati, sottoposti a scosse elettriche e infine, nella maggior parte dei casi, sono stati uccisi.
Per fortuna, per alcuni di loro, il destino è stato diverso.
È il caso dei macachi delle università di Modena, Verona e del centro di ricerche di Padova che siamo riusciti a liberare, grazie al dialogo costante e proficuo dell’associazione, dopo anni di esperimenti, sofferenze, gabbie metalliche e piastrelle fredde. Oggi vivono finalmente una vita libera e serena nel centro di recupero di Semproniano.
E ancora, quanto accaduto al centro di ricerche farmaceutiche Aptuit, da cui 25 animali tra cui cani beagle, macachi e scimmie marmoset sono stati sequestrati per maltrattamenti e affidati a noi di LAV. Ce ne siamo presi cura, sia fisicamente che psicologicamente, per tentare di aiutarli a superare i traumi subiti.
Noi di LAV ci battiamo ogni giorno perché vogliamo che la sperimentazione venga definitivamente relegata alle pagine di un passato che non tornerà. Crediamo e lottiamo invece, per un futuro in cui la ricerca scientifica, innovativa, etica e sicuro per l’uomo, sia l’unica possibile.