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Giornata Mondiale dell’Alimentazione: non dimenticare zootecnia e consumo d'acqua

Il ciclo di produzione della carne è una delle  maggiori cause di consumo e inquinamento idrico. 

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Ultimo aggiornamento

lunedì 16 ottobre 2023

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Necessario il cambio del paradigma alimentare per il futuro di tutti

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2023 è dedicata all’acqua, indicata come fonte di vita e nutrimento e accompagnata dal claim “non lasciare nessuno indietro”.

Tuttavia, il sistema alimentare italiano, così come quello europeo più in generale, continua ad essere fortemente basato sulla zootecnia: miliardi sono infatti gli animali che vengono lasciati indietro, oltre a tutte quelle persone che a causa di cambiamento climatico, food scarcity e inquinamento dell’acqua non hanno accesso alle risorse minime per condurre una vita dignitosa.

Difatti, le risorse di acqua potabile pro-capite sono diminuite del 20% negli ultimi decenni e la FAO, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’agricoltura e il cibo, cui è dedicata la fondazione di questa giornata, indica l’impellente necessità di modificare i sistemi di produzione del cibo, per ridurre i consumi e gli sprechi d’acqua.

Tuttavia, nessuna menzione è fatta delle maggiori cause di consumo e inquinamento idrico, di cui la zootecnia è fortemente responsabile.

L’allevamento, soprattutto quello conosciuto come “intensivo” che in Italia è la prassi e rappresenta oltre il 90% di tutte le attività zootecniche, oltre ad infliggere sofferenza e violenze a centinaia di milioni di animali ogni anno è anche un settore industriale che impiega enormi quantità idriche.

La più parte dell’acqua consumata dalle attività agricole è impiegata nell’irrigazione delle colture destinate a diventare mangime per gli animali allevati e il 70% delle emissioni attribuite al settore agro-alimentare sono da imputare all’allevamento (Fonte: I costi nascosti della carne in Italia)

Da questo derivano deforestazione e perdita di biodiversità, che provocano pesanti ripercussioni sulla stabilità idrica delle regioni più esposte, con conseguenze sulle produzioni alimentari, locali e globali.

La produzione di 100gr di proteine di bovino, per esempio, richiede il consumo di circa 290 L di acqua, la medesima quantità di proteine di legumi si attesta in media sui 22L di acqua. (Fonte: I costi nascosti della carne in Italia)

Se si prende seriamente il titolo di questa Giornata dell’Alimentazione si capisce che è necessario ed urgente agire per la preservazione di una risorsa tanto preziosa come l’acqua, anche supportando e accelerando la transizione alimentare, con l’obiettivo di creare le condizioni economiche e tecniche in modo da consentire all’industria agroalimentare di riorientarsi verso la produzione di cibi plant-based, riducendo sempre più quelli di derivazione animale.

Nella stessa direzione dovrebbe dirigersi anche la Strategia Europea sulle Proteine, ossia il progetto europeo il cui obiettivo è la riduzione della dipendenza alimentare da Paesi extra-europei e dell’impatto ambientale dell’industria agri-food.

Strategia su cui gli Eurodeputati voteranno giovedì 19 ottobre, per definire i prossimi sviluppi del progetto, e che esortiamo ad agire coerentemente al fatto che una maggiore produzione di alimenti a base vegetale e una riduzione della produzione e del consumo di proteine animali, porterebbero al miglioramento della salute pubblica, della biodiversità e della condizione degli animali, creando al tempo stesso nuove opportunità per gli agricoltori europei.

“L’acqua è vita. L’acqua ci nutre. Non lasciare indietro nessuno” deve significare per forza la presa di coscienza che un cambio di paradigma è necessario e non può prescindere da un totale ripensamento del  nostro modo di produrre e consumare cibo. Perché se è vero che “siamo quello che mangiamo” la scelta di ciascuno così come le decisioni della politica in tema alimentare, influenzano e continueranno ad influenzare la vivibilità di questo nostro Pianeta.

“L’acqua è vita. L’acqua ci nutre. Non lasciare indietro nessuno” deve equivalere al disincentivo della zootecnia.