Questo è un anno speciale per la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Per almeno tre motivi.
- Il primo è che Greta Thunberg e il movimento Fridays For Future stanno generando una svolta, o perlomeno una riflessione profonda, in milioni persone, nella società civile e anche in molte istituzioni.
- La ricorrenza è speciale anche per un’altra ragione che è alla base degli scioperi globali del 15 marzo, del 19 aprile, del 24 maggio e degli altri venerdì per il clima. Si tratta del fortissimo grido d’allarme lanciato dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) alla fine del 2018: se gli Stati non agiranno per limitare l’emissione di gas serra, nel 2030 il riscaldamento globale potrebbe superare la soglia di 1,5°, con conseguenze catastrofiche per tutti.
- Il terzo motivo è il tema del 2019, l’inquinamento dell’aria, (?#BeatAirPollution) che vede tra le sue cause principali gli allevamenti di animali. Metano e ammoniaca, emessi in vari stadi del ciclo di produzione di carne e latte, sono responsabili di massicce alterazioni dell’aria e dell’equilibrio dei gas serra. Come segnala UN Environment nel promuovere questa Giornata, il metano rimane nell'atmosfera fino a 12 anni, durante i quali è 80 volte più potente dell'anidride carbonica nel riscaldare il Pianeta. ’ammoniaca nell’aria - generata per il 75% in Italia da animali in allevamenti intensivi - è un importante precursore del particolato secondario, ovvero delle rischiosissime polveri sottili (ISPRA).
Nel complesso delle azioni individuali suggerite dall’ONU per oggi, emerge la riduzione del consumo di carne e latte, evidenziata anche dalla App per Facebook per decorare la propria foto del profilo con una coroncina di vegetali. Ovvio che limitandosi alla semplice riduzione degli alimenti animali la discrepanza resta, Greta Thunberg non per niente è vegana.
E si sa che la soluzione più efficace non è ridurre, ma passare alla scelta vegan.
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CAMBIAMENU
Paola Segurini
Area Scelta Vegan