Pochi giorni fa il presidente degli USA ha ritirato il suo Paese dagli accordi di Parigi sul clima, firmati il 22 aprile 2016 da 171 stati che hanno concordato sull’obbiettivo a lungo termine di regimentare il danno umano al clima, mantenendo il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C.
Così facendo, a causa del venir meno tra i firmatari dell'accordo, di una potenza mondiale responsabile di una parte significativa delle immissioni, aumenta il rischio per il futuro del Pianeta e dei suoi abitanti. Il pericolo rappresentato dai già percepibilissimi cambiamenti climatici è imminente.
La distruttiva realtà degli allevamenti (inquinamento, effetto serra, riscaldamento globale, erosione del suolo, consumo d’acqua) si lega anche all’impatto devastante della pesca (industriale e non), alla deforestazione volta a creare pascoli o per piantare monocolture destinate ad ingrassare in modo rapido gli animali “da carne”, alla carenza d’acqua, spesso anche avvelenata dai liquami degli infiniti capannoni-stalla, alla desertificazione delle terre, rese sterili dal sovrappascolo e ad altri mille effetti sull’ambiente del consumo di carne, latte e uova.
E' necessario e urgente agire, sia a livello collettivo che individuale, e mettere in atto azioni virtuose e utili a preservare davvero l’ambiente, che ogni giorno subisce attacchi gravissimi a causa di un sistema basato sulla produzione di alimenti di origine animale. Tutto parte dalla scelta dei singoli, dalla decisione di essere veri ambientalisti, e i veri ambientalisti sono vegan.
Nella Giornata mondiale dell’ambiente, ricordiamoci tutti, ancora una volta, che la scelta più responsabile e saggia per il futuro del Pianeta è la scelta vegan: così facendo si possono ridurre le emissioni distruttive di un quantitativo che va dal 25% al 55%. Solo questo deve bastare a far riflettere sul potere e sulla responsabilità che ognuno di noi ha.
Paola Segurini
Responsabile LAV Scelta Vegan