Si è conclusa finalmente con la confisca dell’animale, decisa dal Tribunale di Bolzano, la vicenda giudiziaria relativa al gattopardo Chiku, il Serval importato e detenuto illegalmente da un privato a San Pancrazio, nel meranese. L’uomo è stato condannato anche al pagamento di un’ammenda di 5.500 euro.
“Chiku non sarà più costretto a vivere tra le mura di un appartamento, in disprezzo ai bisogni etologici della specie Serval, originaria dell’Africa sub sahariana – afferma con soddisfazione la LAV, parte civile nel processo – per lui stiamo già verificando le disponibilità ad accoglierlo in Santuari in Sudafrica affinché possa vivere in ambienti idonei alla sua natura”.
La vicenda di Chiku rappresenta una speranza per tutti gli animali strappati al loro ambiente naturale e detenuti, legalmente o illegalmente, in contesti contrari ai loro bisogni etologici, e deve essere un incentivo per mettere fine al commercio internazionale, legale e illegale, che condanna a morte, o alla detenzione a vita, milioni di animali esotici, “questa sentenza è l’ennesimo atto di denuncia e richiesta di intervento urgente alle Istituzioni a porre fine al commercio di questi animali esotici, eliminando questo di commercio di vite”, prosegue la LAV.
Questa sentenza smentisce nel merito tecnico il parere del consulente dell’indagato, redatto dal veterinario Michele Capasso, che aveva affermato trattarsi di “ibrido tra serval e gatto domestico” … “da ritenersi un esemplare di specie domestica essendo geneticamente correlato al gatto domestico, categoria per cui è ampiamento documentato il processo di domesticazione”.
La LAV ringrazia la Procura di Bolzano e l’avvocato Mauro De Pascalis per l’ impegno e la rapidità nella gestione di questa vicenda.
Barbara Paladini