Chi è e cosa fa il Garante per la tutela dei diritti degli animali? Ne parliamo con l'avvocata Pasetto, Garante per il Comune di Verona.
Emanuela Pasetto è avvocato. Collabora con LAV da oltre 30 anni per contribuire a salvare la vita degli animali e, dal 29 marzo, ricopre anche il ruolo di “Garante per la tutela dei diritti degli animali” del Comune di Verona.
Chi è il “Garante per la tutela dei diritti degli animali”?
È il rappresentante diretto degli animali di un determinato territorio. Non rappresenta i cittadini che amano gli animali o le associazioni animaliste, né il Comune. Si tratta di una figura totalmente autonoma e indipendente nel giudizio che, a titolo gratuito, cerca di tutelare tutti gli animali del territorio – non solo quelli d’affezione, ma anche selvatici ed esotici.
Che funzioni ha?
Il Garante lavora a stretto contatto con il Comune e in collaborazione con l’Ufficio di Tutela Animali. Riceve segnalazioni dai cittadini riguardanti eventuali condotte lesive dei diritti animali e segnala a sua volta alle autorità competenti – Polizia locale o Guardie Zoofile – quanto appreso per effettuare le opportune verifiche. Inoltre, ha diritto a partecipare ai controlli, prendendo parte ai sopralluoghi, e ad avere copia e consultare i documenti amministrativi che riguardano un processo in corso.
E poi?
Da avvocato ho sempre lavorato “a posteriori”, quando già si era verificato l’abuso o il maltrattamento su un animale. Ora invece posso lavorare anche “a priori”, a livello di prevenzione, organizzando convegni, incontri e campagne di sensibilizzazione per promuovere la cultura del rispetto degli animali ed evitare proprio che i reati sugli animali vengano commessi.
Infine, nel Regolamento che disciplina i compiti del Garante si ipotizza la possibilità per il Comune di costituirsi parte civile nei processi concernenti i reati a danno agli animali, con ciò riconoscendo il valore sociale dei loro diritti.
Progetti in partenza sul territorio della città di Verona?
La mia idea è di venire incontro alla fragilità degli esseri umani e a quella degli animali insieme. So quanto è doloroso per una persona, soprattutto se anziana o in una situazione di difficoltà, doversi separare dal proprio animale, che spesso rappresenta l’unico affetto familiare rimasto; e capisco quanto possa essere difficile per un animale abbandonare il proprio essere umano. Per questo ho proposto subito che nelle RSA per gli anziani, così come nei dormitori per i senzatetto, non solo sia garantito l’accesso degli animali, ma che sia identificato proprio uno spazio che sia idoneo per loro, per garantire la permanenza degli animali accanto ai loro familiari. Altrimenti si consuma continuamente una doppia tragedia, fatta di tristezza e solitudine.
Un commento personale?
Sono una persona molto sensibile e, partecipando alla sofferenza di tanti animali, ho sofferto in prima persona. Nel mio lavoro però cerco di essere comunque anche molto razionale, perché sono consapevole che in tribunale bisogna parlare, più che di sentimenti ed emozioni, di norme e loro interpretazione. Continuerò quindi nella mia attività di supporto a LAV come fatto finora, visto che l’incarico di Garante non è incompatibile con quello di legale di un’associazione. E spero di aiutare ancora quanti più animali possibile.