Home | Notizie | Gare cani da caccia in Emilia Romagna: un rischio per gli animali

Gare cani da caccia in Emilia Romagna: un rischio per gli animali

Si dovrebbero tenere domani 23 luglio, le gare su "selvaggina naturale" in aree protette della Regione Emilia Romagna. Gare che, con le condizioni climatiche attuali, mettono a rischio la vita degli animali selvatici e degli stessi cani. Abbiamo inviato una diffida urgente al presidente Bonaccini per sospendere questa attività.

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

venerdì 22 luglio 2022

Topic


Condividi

Gare cani da caccia in Emilia Romagna: un rischio per gli animali

Si dovrebbero tenere domani 23 luglio alcune gare “su selvaggina naturale” organizzate dalla Società Italiana Setter in altrettante aree protette delle province di Parma, Reggio Emilia e Modena. Gare che consistono nel far stanare gli animali selvatici dai cani lasciati liberi su un territorio che, secondo le leggi nazionale e regionale sulla tutela della fauna selvatica, ha lo scopo di fornire rifugio e favorire la sosta e la riproduzione degli animali selvatici.

E’ evidente però che in questo periodo segnato da una perdurante siccità e da temperature elevatissime mai registrate prima d’ora, questi eventi si tradurrebbero in una gravissima carneficina di tutti quegli animali selvatici che cercano di sopravvivere nonostante le pessime condizioni ambientali. La stessa Regione Emilia-Romagna ha già chiesto e ottenuto dal Governo nazionale la dichiarazione dello stato d’emergenza proprio in relazione alla critica situazione meteorologica.

l caldo torrido è inoltre un pericolo anche per i cani da caccia coinvolti nelle gare che, considerate le modalità di svolgimento di questo tipo di prove di lavoro, rischierebbero il colpo di calore, emergenza acuta, progressiva e potenzialmente letale caratterizzata da un aumento della temperatura corporea superiore ai 41°C.

“Non è tollerabile che in questo periodo alcuni cacciatori e proprietari di cani siano liberi di produrre, per puro divertimento, gravissimi effetti su animali già stressati e a rischio di sopravvivenza – dichiara la LAV abbiamo quindi inviato una diffida urgente al Presidente Stefano BONACCINI perché intervenga immediatamente sospendendo questa assurda attività.”

Il primo compito delle amministrazioni è garantire la tutela degli habitat e degli animali, oggi con ancor più forza dopo che la tutela della biodiversità è stata inserita fra i principi fondamentali della nostra Costituzione. “E’ incomprensibile come sia stato possibile che la Regione Emilia-Romagna abbia autorizzato questa assurda manifestazione, per questo motivo siamo intenzionati a procedere con un esposto alla Magistratura nel caso in cui non dovesse essere sospesa – conclude la LAV”