A maggio l'assessore Failoni aveva annunciato il trasferimento di JJ4 in Germania, a che punto siamo?
È stata pubblicata oggi la sentenza del Consiglio di Stato sul procedimento che avevamo instaurato dopo le vaghe risposte ottenute dalla Provincia di Trento alla nostra richiesta di avviare il trasferimento dell'orsa JJ4 in una struttura più idonea del Casteller, o comunque per ottenere una dettagliata risposta sulla pianificazione delle attività predisposte per dare un futuro migliore all'orsa.
Il Consiglio di Stato ha affermato che non vi era un obbligo da parte della Provincia di risponderci dettagliatamente rispetto ad una misura - quella del trasferimento dell'orsa - di cui ancora si discute nel procedimento pendente, da noi promosso, che ruota attorno alla sospensione del decreto di uccisione dell'orsa e la conseguente trasformazione della sentenza di morte in captivazione permanente e per il quale il giudice nazionale ha chiesto anche alla Corte di Giustizia europea di esprimersi, sospendendolo sino alla pronuncia della Corte stessa.
Tuttavia,
a maggio scorso, proprio pochi giorni prima che si tenesse l'udienza al
Consiglio di Stato, l'assessore provinciale Failoni dava notizia che in autunno
JJ4 sarà trasferita nel rifugio Alternative Wolf and Bear Park
situato nella foresta nera in Germania.
Considerato l'annuncio di maggio, chiediamo quindi all'Assessore Failoni quali aggiornamenti ci siano sul trasferimento dell'orsa. Oramai mancano poco più di due mesi all'autunno e le procedure per il trasferimento dovrebbero essere state già state avviate, se l'amministrazione provinciale sta tenendo seriamente in conto questa soluzione. Quand'è che i cittadini potranno finalmente avere notizie certe sull'uscita di JJ4 dal carcere del Casteller?
Non è tollerabile una tale mancanza di trasparenza su un caso che ha destato enorme interesse nella stragrande maggioranza della popolazione ed ha avuto rilevanza mediatica anche internazionale.
Cosa vuole ancora nascondere la Provincia di Trento?
Con la nostra partecipazione al procedimento aperto dinanzi alla Corte di Giustizia europea, ci batteremo ancora una volta e con ancora più forza per affermare il rispetto dovuto alla vita degli orsi e alle loro necessità.