Si è svolta ieri la Seconda Conferenza Cittadina sull’Agricoltura per fare il punto sulla situazione di Roma, il più grande Comune agricolo d’Europa.
L’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, guidato da Sabrina Alfonsi, ha organizzato la Seconda Conferenza Cittadina sull’Agricoltura, che si è svolta ieri 24 ottobre a 44 anni di distanza dalla prima.
Lav ha partecipato alla giornata di studio e di confronto tra l’Amministrazione, le Università, gli Istituti di ricerca, le Associazioni di categoria, le imprese e la rete delle aziende agricole, riunite per fare il punto sulla situazione di Roma, che è il più grande Comune agricolo d’Europa.
D’altra parte, già nella Roma Repubblicana, lo stesso Cicerone definiva la vita di campagna come maestra di “parsimonia, diligentia e iustitia” e allo stesso modo il Campidoglio sembra voler fondere campagna e città, per un futuro più equo e solidale.
La promozione dell’agricoltura periurbana è una componente fondamentale della tutela e della valorizzazione dell’ambiente ed è funzionale per contrastare il cambiamento climatico e per garantire la giustizia ambientale a livello locale e globale. Ridare senso a quell’agro romano che storicamente ha assicurato l’alimentazione alla Capitale significa ricostruire un rapporto più equilibrato e di vicinanza “a km 0” tra consumatori e produttori.
L’Assessora Alfonsi ha, infatti, sottolineato il valore dell’impresa agricola quale fattore di inclusione sociale e di tutela ambientale del territorio. Per questo l’impegno dell’amministrazione Capitolina è, tra gli altri, quello di promuovere la definizione di un bando per l’assegnazione di terre pubbliche a nuova imprenditoria agricola, che agevoli soprattutto i giovani, al fine di dare nuove opportunità di occupazione, promuovere un’agricoltura di qualità che privilegi il biologico e le filiere corte e creare una rete delle mense aziendali e scolastiche che possano usufruire di prodotti a chilometro zero.
LAV, già impegnata con la campagna #SFIDAGREEN nella richiesta dell’istituzione ufficiale di un giorno settimanale 100% vegetale nelle mense pubbliche e scolastiche e nella riduzione del consumo di carne del 20% in 4 anni, auspica che quello dell’amministrazione Capitolina sia un progetto volto a promuovere prodotti a chilometro zero, ma sempre più a base vegetale.
Frutti della terra, per la terra, laddove il costo della carne resta un prezzo che non possiamo più permetterci e la svolta verso gli alimenti proteici di origine vegetale è l’unica via perseguibile in termini etici, sociali ed ambientali.
La valorizzazione delle risorse locali nello sviluppo di un’agricoltura sostenibile dell’agro romano è un progetto ambizioso, che dovrà porre le risorse della terra, e quindi i cibi 100% vegetali, al centro della nostra nutrizione e ciò è importante in ottica di transizione ecologica, che non prescinde da quella alimentare.
Avvalorare l’importanza della riscoperta della terra, con i suoi cicli ed i suoi frutti, piuttosto che scegliere i devastanti alimenti di derivazione animale, che nulla hanno a che fare con il rispetto dei cicli naturali, è perfettamente in linea con l’obiettivo perseguito da LAV, che seguirà con attenzione gli sviluppi della food policy cittadina.