Nuovamente attivo nell’emergenza, il nostro Front Desk sta rispondendo senza sosta alle vostre domande e richieste d’aiuto, ricevendo centinaia di contatti al giorno, da ogni parte d’Italia, per non lasciare sola nessuna delle moltissime persone che quotidianamente si prendono cura degli animali.
06.4461325 - emergenza@lav.it
Nelle prime tre settimane dalla ripresa delle attività, abbiamo risposto a oltre 5.000 tra telefonate ed email e fornito assistenza con le nostre FAQ, l'elenco di risposte alle domande più frequenti, in costante aggiornamento. Molte anche le mail di ringraziamento ricevute e le testimonianze di storie che hanno avuto un lieto fine, grazie al nostro Front Desk e al lavoro delle nostre Sedi Locali.
Non far mancare il tuo aiuto proprio adesso
Storie di piccoli animali e di grandi affetti, come quella della cagnolina Mia.
Adottata da un rifugio circa un anno fa, porta ancora i segni del trauma subìto da cucciola e non può restare a casa da sola, come confermato anche dal veterinario che la segue. Simona, la sua adottante, ci contatta per sapere se durante il giorno può continuare a portarla a casa dei suoi genitori, che vivono in un altro Comune della stessa Regione, in zona “rossa”.
È lo stesso quesito che ci avete posto in molti, perché – ad esempio – per motivi di lavoro, dovete lasciare il vostro cane in un “asilo” per quattrozampe. E allora, come comportarsi?
In questo caso, soprattutto in zona rossa, molto dipende dall’interpretazione della norma. Si può tentare di ridurre questo rischio:
Ma non ci sono solo cani e gatti tra i protagonisti delle vostre richieste d’aiuto: è il caso di un dolcissimo riccetto in difficoltà.
Trovato dalla signora Sirah, in provincia di Mantova, è stato salvato in extremis ma aveva bisogno di cure particolari - perché non mangiava ed era attaccato da parassiti - presso un Centro per il recupero della fauna selvatica, situato in un Comune diverso.
Anche qui, le stesse indicazioni si sono rivelate utili, assicurando il lieto fine e nessuna multa: dichiarazione di un veterinario attestante la necessità di trasferire il riccio in un centro specializzato, autodichiarazione, Nota dell’ufficio legale LAV e rispetto delle norme igienico-sanitarie.
Infine, una bella notizia dalla responsabile della nostra Sede Locale di Taranto, che è arrivata fino in Calabria per portare la piccola Joy tra le braccia della sua adottante. Infatti, anche le adozioni possono continuare, come spieghiamo alla nostra FAQ n. 11.