Nei 5 anni tra il 2014 e il 2019, sono stati assegnati ad allevatori e produttori italiani un totale di quasi 48 milioni di euro. Lo rivela il rapporto stilato da Eurogroup For Animals e diffuso ieri: un ampio e dettagliato resoconto delle campagne cofinanziate tramite l’Agenzia CHAFEA, [Consumers, Health, Agriculture and Food Executive Agency], organismo della Commissione europea, responsabile della gestione di quattro programmi UE, uno dei quali è il programma di promozione dei prodotti agroalimentari, quindi anche zootecnici, anche in nuovi mercati.
La Commissione europea continua a stanziare ingenti contributi finanziari a campagne incentrate sulla promozione del consumo di carne e di altri alimenti di origine animale. La natura paradossale di queste campagne e del loro sostegno finanziario salta agli occhi quando vediamo i dati e li confrontiamo, per esempio con i costi per il nostro Paese, in termini di impatti ambientali e sanitari, ed etici, come emergono dalla Ricerca LAV #CARISSIMACARNE.
La transizione ecologica in Italia ed il Green Deal europeo devono mettere tra le loro azioni anche la transizione alimentare verso le proteine vegetali e fermare questo fiume di denaro pubblico fatto da soldi della PAC, da contributi nazionali come i Sussidi ambientalmente dannosi e i fondi a sostegno del marketing delle produzioni zootecniche.