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1,6 milioni di euro per incentivare l’uso dei metodi sostitutivi di ricerca alla sperimentazione sugli animali

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che rende spendibili i fondi pubblici 2022. Appello al nuovo Ministro della Salute Schillaci per un’Italia innovativa e competitiva.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 02 novembre 2022

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Ricerca senza animali

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Un risultato ottenuto grazie alle nostre richieste a supporto della ricerca innovativa pubblica.

Via libera ai fondi 2022 destinati a progetti di ricerca basati sui metodi sostitutivi alla sperimentazione animale.

È stato infatti finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto firmato mesi fa dal Ministro Speranza che prevede l'impiego della terza e ultima parte, 1,6 milioni di euro, stanziati con la Legge Milleproroghe 2020, per Istituti zooprofilattici sperimentali, Enti pubblici di ricerca e Università. Un risultato ottenuto grazie alle richieste della LAV a supporto della ricerca innovativa pubblica.

La direttiva europea sulla sperimentazione e il relativo Decreto Legislativo italiano prevedono l’obbligo di considerare prioritari i modelli di ricerca senza animali e per questo chiediamo al neoMinistro della Salute Schillaci di rendere definitivo questo finanziamento e aumentarlo, poiché oggi il rapporto con i fondi per la sperimentazione sugli animali è di appena 1 a 650. Un atto doveroso perchè oltre a rappresentare il volere dei cittadini sempre più contrari alla sperimentazione animale, come confermato dall’appena conclusa Iniziativa Europea dei Cittadini contro la vivisezione che ha raccolto oltre 1 milione e 400 mila firme, si tratta di incentivare la ricerca scientifica innovativa e competitiva e salvare animali, oltre 500mila ogni anno, altrimenti condannati alla sofferenza e alla morte. Michela Kuan , Area Ricerca Senza Animali

I fondi ministeriali impiegati nel 2021 hanno visto coinvolti 15 centri, tutti contattati da LAV, che ha analizzato i progetti, i quali spaziavano dai tumori e alle neuroscienze focalizzandosi su modelli di totale sostituzione (per approfondire l’ambito più promettente e in evoluzione, si può consultare il seguente dossier).