Siamo tornati nell’allevamento di visoni simbolo del fallimento di questa Industria: il più grande allevamento italiano di visoni dove ogni anno vengono uccisi quasi 30.000 animali per la produzione di pellicce.
Oggi le gabbie sono vuote perché questo allevamento, è stato il primo focolaio italiano di coronavirus e dove abbiamo documentato prima violazioni alle minime norme di biosicurezza e poi l’uccisione di oltre 26.000 visoni proprio per evitare la ulteriore diffusione della epidemia.
Con la campagna #EmergenzaVisoni abbiamo ottenuto un risultato importante: il Ministro della Salute ha vietato per tutto il 2021 la riproduzione dei visoni in Italia.
Questo significa che abbiamo evitato di fare nascere 40mila animali altrimenti destinati a diventare pellicce e, anche nell’interesse della salute pubblica, abbiamo ridotto il rischio di formazione di nuovi focolai.
Tuttavia il divieto è in scadenza e se, entro il 31 dicembre, il Governo o il Parlamento non intervengono con un DIVIETO DEFINITIVO, dall’ 1 gennaio gli allevamenti di pellicce in Italia torneranno in attività, anche questo allevamento.
Ce l'abbiamo fatta! Mai più allevamenti di animali da pelliccia in Italia