L' ordine di uccisione colpisce visoni e volpi a causa del virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità, H5N1, per rischio mutazione e spillover verso l’uomo!
Sempre più preoccupante la situazione della diffusione del virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità, H5N1, che sta interessando decine di allevamenti in Finlandia e che già avevamo denunciato lo scorso 3 agosto.
L’industria della pelliccia ha un ruolo sempre più centrale nella possibile nascita e diffusione di un nuovo virus pandemico. L’H5N1, virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità, negli allevamenti di visoni, volpi, cani procione è protagonista di continui salti di specie tra mammiferi. La Commissione Europea non attenda la mutazione che infetterà l’uomo, e dia immediato seguito alla Iniziativa dei Cittadini Europei Fur Free Europe per il divieto all’allevamento ed al commercio di pellicce.
Studi di sequenziamento indicano che il virus H5N1 in origine diffuso da uccelli selvatici, ora si propaga da animali “da pelliccia” ad altri animali “da pelliccia”.
Non sono dunque solo gli uccelli selvatici ad infettare visoni, volpi e cani procione bensì, una volta introdotto in un sistema intensivo come è un allevamento di pellicce e dove sono stabulate diverse specie di mammiferi, il virus compie ulteriori salti di specie passando dai visoni alle volpi ai cani procione, e viceversa.
Oltre alle note goccioline disperse nell’aria con il semplice respiro, l'infezione può verificarsi anche da contatto attraverso le secrezioni animali (in particolare la saliva), mangimi o lettiere e attrezzature contaminate.
E’ noto che quanto più a lungo i virus circolano nei mammiferi, tanto maggiore è il rischio di mutazioni che possono causare infezioni anche nell’uomo e, dal genoma del virus isolato dagli animali “da pelliccia”, sono state identificate mutazioni preoccupanti.
I sintomi dei mammiferi infetti dall'influenza aviaria possono variare da gravi a molto lievi e l'infezione può anche essere asintomatica; ciò implica un ulteriore rischio perché il virus può circolare in questi allevamenti in modo silente e mutare.
Le nuove disposizioni delle Autorità sanitarie finlandesi riguardano circa 115.000 animali, di cui 109.000 volpi e 6.000 procioni e si aggiungano ad un precedente ordine di abbattimento di altri 135.000 animali, di cui 50.000 visoni, 79.000 volpi e 6.000 procioni.
Approfondimento:
Fonte: comunicato stampa dell’Agenzia Alimentare finlandese del 13 settembre
2023