L’8 novembre scorso, la Commissione Europea ha deciso che d’ora in poi gli allevatori potranno godere di finanziamenti pari al 100% delle spese sostenute per attuare i sistemi di prevenzione incruenta delle predazioni da lupo e altri animali protetti. Aumentando così la quota precedentemente attestata all’80%.
Una decisione importante, che contribuisce a prevenire le predazioni, spesso utilizzate a pretesto, per invocare la possibilità di uccidere in particolare i lupi e gli orsi. Ora gli allevatori non avranno più alcuna giustificazione. Se i loro animali saranno predati, le responsabilità ricadranno esclusivamente su di loro e nessuno potrà più invocare interventi cruenti.
Grazie alla decisione della Commissione, i finanziamenti copriranno anche il 100% dei danni indiretti. Si tratta dei costi sostenuti per gli interventi veterinari sugli animali feriti e di quelli per il lavoro di ricerca degli animali dispersi sul territorio dopo eventuali attacchi.
Ora è fondamentale che il nostro Paese si doti di puntuali sistemi di controllo che consentano di evitare che qualcuno possa approfittare in maniera impropria dei finanziamenti. Sono infatti già accaduti casi in cui allevatori senza scrupoli hanno richiesto indennizzi per animali deceduti per motivi diversi dalle predazioni, quali ad esempio il decesso per patologie - spesso non curate proprio confidando nei risarcimenti - o per cause naturali.