Il settore suinicolo italiano opera perlopiù nell’illegalità. L’ha stabilito un audit della Commissione europea nel 2017 rivelando che il 98% dei suini allevati in Italia subiscono la mutilazione sistematica della coda, una pratica molto dolorosa per gli animali, oltre che illegale.
Mentre il Ministero della Salute approva un piano di rientro allo scopo di evitare una procedura di infrazione, il Governo ha stanziato oggi 5 milioni di euro (1 milione nel 2019 e 4 nel 2020) a pioggia su un settore operante per la quasi totalità nell’illegalità.
Eppure, il rispetto delle norme italiane ed europee avrebbe imposto almeno di erogare i finanziamenti soltanto agli imprenditori che operano nella legalità o che, così come previsto dal Ministero della Salute, hanno avviato un piano di rientro.
Ci rivolgiamo ora al Ministro Centinaio perché almeno nel decreto del suo Ministero sia inserita una condizionalità sulla legalità. Non è in nessun modo accettabile che fondi pubblici vengano destinati ad allevamenti che non rispettano la legge.