Insieme alle associazioni CIWF e ENPA esprimiamo sconcerto per il tentativo del Governo di erogare cospicui finanziamenti (5 milioni di euro) al settore suinicolo italiano, recentemente oggetto di un'indagine da parte della Commissione europea che ha rivelato come il 98% degli allevamenti operi nell’illegalità, praticando il taglio della coda di routine.
Ci siamo rivolti al ministro della Salute, Giulia Grillo, e al ministro della Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio, con una lettera urgente inviata oggi chiedendo loro di intervenire con un proprio emendamento subordinando i finanziamenti per gli allevamenti suinicoli (1 milione di euro per il 2019, 4 milioni per il 2020) almeno al rispetto delle normative europee e nazionali, e delle note ministeriali, relative al divieto del taglio della coda, dell’uso appropriato degli arricchimenti ambientali e della corretta gestione per il benessere degli animali.
Nella lettera denunciamo l’inaccettabile colpo di mano avvenuto nella Commissione Agricoltura della Camera che nel testo di conversione del decreto-legge per il rilancio della zone agricole in crisi ha introdotto l’articolo 11bis che prevede il finanziamento al settore suinicolo italiano. Respingendo le proposte finalizzate ad ottenere il rispetto di criteri di benessere minimo per i suini, la Commissione agricoltura del Senato ha operato un’inaccettabile e incomprensibile discriminazione che finisce per premiare chi non rispetta la legge. Questo, oltre ad aggravare la condizione di sofferenza dei suini, finisce anche per introdurre elementi distorsivi nella dinamiche di mercato.
L’esecutivo corregga al più presto questa falla, o saremo costretti a comunicare quanto sta accadendo alla Commissione europea!