Grazie al nostro intervento, l'uomo è stato oggi condannato a 4 mesi di reclusione, pena sospesa, per il reato di maltrattamento.
Si è scritto oggi l’ultimo capitolo della drammatica storia del cane, anziano e malato che, nel settembre del 2020, era stato gettato in un cassonetto dell’immondizia nel comune di Terricciola (PI) come fosse un rifiuto da chi avrebbe dovuto prendersi cura di lui.
L’uomo che aveva compiuto questo vergognoso gesto, causando poi la morte del cane, è oggi stato condannato a 4 mesi di reclusione, pena sospesa, per il reato di maltrattamento.
LAV, costituitasi parte civile, era pronta ad opporsi alla richiesta di messa alla prova dell’imputato, istituto che gli avrebbe permesso di sottoscrivere un programma di attività di pubblica utilità ed attività risarcitorie del danno cagionato, il cui esito positivo comporta l’estinzione del reato e la pronuncia di proscioglimento. La presa di posizione dell’associazione ha portato l’imputato ad ammettere la colpevolezza, chiedendo il patteggiamento e il giudice ne ha disposto la condanna.
LAV aveva già in passato proposto disegni di leggi che prevedessero la non applicazione della messa alla prova per i reati a danno degli animali, perché questa possibilità di estinzione del reato in cambio di servizi socialmente utili passa un messaggio pericoloso riguardo alla gravità dei reati contro gli animali, che vengono declassati ad atti di lieve entità. Il collegamento tra reati contro gli animali e pericolosità sociale è stato ampiamente dimostrato da molti studi, è quindi assolutamente necessario che la normativa si adegui e contribuisca a prevenire, nonché punire, atti di inaudita crudeltà come quello di cui è stato vittima questo cane.
Il maltrattamento è un reato e, per contrastarlo con più efficacia, occorre inasprire la Legge 189 del 2004, un presidio di civiltà giuridica essenziale che, come chiediamo da tempo, può essere reso più efficace.
LAV ringrazia l’Avv. Erica Ferrini per l’assistenza fornita.
Grazie alle nostre azioni legali possiamo perseguire chi sfrutta e maltratta gli animali, affinché i suoi crimini non vengano più ripetuti.
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