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Veterinario pubblico non può far pagare sopralluogo richiesto da Associazione

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 19 settembre 2018

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A un’associazione, o un suo volontario, che richiede un intervento al Servizio Veterinario pubblico al fine di controllare le condizioni di un animale e la possibile violazioni di normative, non può essere imputato il pagamento del sopralluogo.

Lo ha stabilito il pronunciamento dell’Ufficio Affari Legali e del Contenzioso dell’USL Umbria 1, contattato dal Direttore Veterinario dell’Unità Operativa, sfinito dalla protesta giuridica che avevamo inviato agli organi politici e tecnici della Regione, e da un colloquio telefonico con me.

Incredibile ma vero, due mesi fa Graziella Gori, responsabile LAV di Perugia, si era vista recapitare una fattura di 47,94 euro, per aver chiesto di verificare lo stato di alcuni pulcini ceduti in premio durante una sagra locale! 

L’USL veterinaria invocava l’applicazione di un tariffario degli interventi deciso nel 2006 dalla Giunta regionale e “poi sa, riceviamo tante richieste e….”. Abbiamo obiettato che l’intervento non era stato richiesto né motivi privati né tantomeno di lucro, come avviene quando a chiamarli è un allevamento, per esempio, e non per finalità di salute pubblica. Peraltro, considerando la possibilità per un veterinario USL di irrogare sanzioni, tale richiesta equivarrebbe a un domani nel quale i Carabinieri emettessero lo scontrino a seguito dell’intervento per fermare un ladro… 

La normativa sul Terzo Settore riconosce “il valore e la funzione sociale dell’associazionismo, dell’attività di volontariato… quali espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo… anche mediante forme di collaborazione con…. Enti pubblici” (cita l’Ufficio Affari Legali dell’USL), “fra le attività di interesse generale sono espressamente contemplati anche gli interventi e prestazioni sanitarie” nonché, ciliegina sulla torta, “le amministrazioni pubbliche assicurano il coinvolgimento attivo degli enti del Terzo Settore”.

Piccola ma significativa vittoria quindi. Un precedente che si può utilizzare in eventuali altri casi simili che vi chiediamo di segnalarci!

Gianluca Felicetti
Presidente LAV