Chiediamo alla Presidente Giorgia Meloni un suo intervento per garantire il diritto agli animali di ricevere le terapie farmacologiche.
Tante persone
potrebbero trovarsi in una situazione paradossale e anche psicologicamente
dolorosa se il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il Sottosegretario di
Stato, Marcello Gemmato, non accogliessero la richiesta di LAV e di tante
persone che vivono con un cane o con un gatto di mantenere nel nuovo Decreto
legislativo sul medicinale veterinario di prossima emanazione la possibilità a,
particolari condizioni, di uso in deroga del medicinale veterinario introdotta
con la Legge di bilancio del 2021.
Rivolgiamo un accorato appello alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che in campagna elettorale si è dichiarata pronta a proteggere i nostri animali di dare seguito al suo impegno intervenendo sul Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il Sottosegretario, Marcello Gemmato, affinché mantengano nel nuovo Decreto legislativo sul farmaco veterinario la previsione, voluta tre anni fa dal Parlamento e ancora in vigore, di prescrivere un farmaco umano, meno costoso, che ha lo stesso principio di quello veterinario. In Italia a causa delle difficoltà economiche di tante famiglie, 6 milioni di cani e gatti rischiano di non essere curati. Un rischio che una società civile e attenta ai bisogni delle persone e degli animali che hanno accolto nelle loro famiglie non può e non deve permettersi.
In considerazione dell’importanza della salute di cani e gatti anche per la salute pubblica, pensiamo alla leishmaniosi una patologia che si può trasmettere anche alle persone, le terapie veterinarie rivestono un’importanza fondamentale e devono essere assicurate in ogni modo per questo abbiamo lanciato una Petizione rivolta alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Chiediamo, inoltre, al Ministro della Salute, Schillaci, e al Sottosegretario, Gemmato accogliere anche le raccomandazioni suggerite da LAV e fatte proprie nel parere della Commissione Affari Sociali della Camera di introdurre disposizioni volte a prevedere che le rimanenze di medicinali veterinari per la cura di animali non destinati alla produzione di alimenti possano essere consegnate, a determinate condizioni, al medico veterinario responsabile di canili e gattili, l’obbligo del farmacista di informare l’acquirente della possibilità di acquistare un medicinale veterinario generico meno costoso dell’originale e la pubblicazione da parte del Ministero della salute la Commissione oltre all'elenco dei medicinali veterinari anche i relativi medicinali generici.
La consegna delle rimanenze dei medicinali veterinari a canili e gattili è un valido aiuto per la cura degli animali ivi ospitati, riduce il rischio di smaltimento improprio delle eccedenze e quello delle terapie “fai da te” sempre pericolose per gli animali. Ci auguriamo vivamente che questa previsione, peraltro a costo zero e che anzi farebbe risparmiare anche i Comuni e i Servizi Veterinari, sia accolta.
Firma ora per assicurare il diritto alle terapie ai 19 milioni tra cani e gatti presenti nelle case italiane!