Oggi è un giorno importante per l’Europa, che all’interno del "Green Deal" ha adottato le due strategie sulla produzione agricola alimentare "Farm-to-Fork" e sulla Biodiversità, che orienteranno le azioni di Unione e Stati membri verso il 2030.
Entrambe contengono alcune positive indicazioni che lasciano sperare in iniziative della Commissione volte a migliorare la vita degli animali. Ma saranno sufficienti a generare I cambiamenti necessari per dire addio all’allevamento intensivo e allo sfruttamento degli animali nei loro habitat naturali?
Insieme a Eurogroup For Animals, solo una settimana fa, in una lettera aperta alla Commissione avevamo inviato precise raccomandazioni, e avviato mobilitazioni nazionali, come il nostro Manifesto “Non torniamo come prima”: sei proposte per agire subito sulle cause della pandemia ed evitarne di future.
BIODIVERSITA'
- Una buona notizia è che la Strategia per la Biodiversità verso il 2030 si impegna a mantenere forti le politiche ambientali esistenti e stimolando l'applicazione delle direttive Uccelli e Habitat, con obiettivi ambiziosi per la protezione delle specie europee e impegnandosi a rivedere entro il 2021 il piano d'azione contro il traffico di specie selvatiche.
- L'UE promuoverà inoltre una migliore protezione degli ecosistemi naturali unita a sforzi per ridurre il commercio e il consumo di animali selvatici autoctoni o alloctoni, per migliorare la resilienza a possibili malattie e pandemie future. Tuttavia, per garantire che la strategia sia attuata in modo efficace la Commissione dovrebbe anche vietare il commercio di specie selvatiche ed esotiche, che ha un impatto sulla biodiversità globale e sul benessere degli animali e comporta rischi per la salute dei cittadini dell'UE.
FARM-TO-FORK
- La Commissione chiarisce che la legislazione sul benessere degli animali sarà rivista e ampliata e che le nuove norme dovranno assicurare standard più elevati di quelli attuali. Ciò ci consentirà di presentare anche l’Iniziativa dei Cittadini Europei ‘End The Cage Age’, chiedendo la fine dell'uso delle gabbie negli allevamenti.
- Per altri aspetti la strategia è meno ambiziosa: non fa riferimento all’abolizione di misure a sostegno della produzione di carne ma afferma solo che la Commissione intraprenderà una revisione del sostegno promozionale dell'UE per i prodotti agroalimentari, al fine di migliorare il suo contributo alla produzione e al consumo sostenibili.
- La strategia, annuncia la creazione di un quadro per un sistema alimentare sostenibile, ma manca una riflessione sul ruolo dell'industria zootecnica intensiva nella diffusione delle zoonosi. Riteniamo che la nuova Strategia debba portare a un profondo cambiamento del sistema zootecnico industriale.
La prossima opportunità sarà quella di influenzare la risposta del Parlamento europeo ai due documenti della Commissione: siamo già al lavoro, anche grazie al MANIFESTO “Non Torniamo Come Prima” , affinchè istituzioni e cittadini sposino sempre più numerosi le nostre istanze.
COMUNICATO STAMPA
Foto: (C) Jo-Anne McArthur / We Animals