Un libro per denunciare lo sfruttamento che si nasconde dietro il traffico dei cuccioli in Europa, la sofferenza delle loro madri, usate fino all’ultimo soffio di vita, il fenomeno malavitoso che si alimenta del commercio illegale, i dati del giro di affari, le testimonianze dei cittadini truffati. E’ il reportage, toccante e sconvolgente: “La fabbrica dei CUCCIOLI”, a cura di Ilaria Innocenti, Responsabile LAV Settore Cani e Gatti e della giornalista Macri Puricelli, in uscita in questi giorni nelle librerie ed edito da Sonda.
Perché un libro sul traffico dei cuccioli?
Il traffico dei cuccioli è un vero e proprio business transnazionale. I trafficanti li acquistano per 30-50 euro e li rivendono nei Paesi dell’Europa occidentale a partire da 600 euro. Solo in Italia ne arrivano illegalmente circa 8 mila ogni mese. Possono avere poche settimane di vita, essere privi di documenti e di vaccinazioni di legge, spesso malati o con tare genetiche. Nel business illegale, che si stima generi un affare da 300 milioni di euro l’anno in tutta Europa, sono coinvolti gruppi di trafficanti organizzati.
I protagonisti
Al centro di questo fenomeno non ci sono soltanto i cuccioli, ma anche le loro madri, oltre ai trafficanti e ai cittadini truffati, questi ultimi il più delle volte inconsapevoli della brutalità e dei retroscena del traffico internazionale di vite, di cui essi rappresentano l’anello finale. Il libro descrive, oltre ai dati, le storie e le testimonianze dei protagonisti, frutto di interviste e di investigazioni svolte sul campo, di cui riportiamo alcuni estratti.