500,000 cittadini europei hanno firmato l’iniziativa dei cittadini europei contro le gabbie negli allevamenti, lanciata lo scorso settembre a Bruxelles e a ottobre a Roma, alla presenza del Ministro della Salute Giulia Grillo, che ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa.
Perché la petizione sia valida è necessario raccogliere un milione di firme.
La petizione è sostenuta dalla più grande coalizione mai riunitasi per un’iniziativa di questo genere. Più di 140 organizzazioni, di cui 20 italiane, stanno lavorando incessantemente per informare i cittadini europei di questa grande opportunità che potrebbe portare al divieto dell’uso delle gabbie in tutti gli allevamenti europei. Le associazioni italiane che hanno aderito all’iniziativa sono Animal Law, Animal aid, Animal Equality, CIWF Italia Onlus, Lega Nazionale Difesa del Cane, Legambiente, Amici della Terra, Il Fatto Alimentare, Terra Nuova, Confconsumatori, Lega per l'abolizione della caccia, Jane Goodall Institute, Terra! Onlus, Animalisti Italiani, ENPA, LAV, Partito animalista, LEIDAA, OIPA, LUMEN.
Oltre 300 milioni fra suini, galline, conigli, anatre e quaglie vivono la loro vita rinchiusi in gabbia.
Molte delle gabbie sono anguste o estremamente affollate e negano agli animali la possibilità di muoversi liberamente. Se l’iniziativa raggiungesse il milione di firme, scatenerebbe un vero terremoto nel sistema di produzione del cibo nell’ UE, potenzialmente migliorando la vita di centinaia di migliaia di animali ogni anno. Si tratterebbe di un passo fondamentale per mettere fine all’allevamento intensivo.