La drammatica realtà di milioni di suini allevati in batteria e sottoposti a dolorose mutilazioni arriva nelle stanze dell’Europarlamento di Strasburgo nei giorni di sessione plenaria, con la campagna #ENDPIGPAIN di Eurogroup for Animals, sviluppata e promossa da LAV in esclusiva per l’Italia.
Un evento al quale sono stati invitati il Commissario UE Andriukaitis ed i membri del Parlamento UE.
L’evento è inaugurato da Jeppe Kofod, parlamentare europeo e membro danese dell’Intergruppo Animali e del gruppo di parlamentari impegnati nel chiedere la revisione della Direttiva UE sui suini.
Per richiamare l’attenzione delle Istituzioni europee su questo tema, Eurogroup for Animals organizza una mostra fotografica: 25 scatti, con Jo-Anne McArthur tra le firme più note e impegnate. Inoltre, tre visori mostreranno un esclusivo filmato realizzato da LAV con tecnologia in realtà virtuale a 360°, al quale ha prestato la sua voce la deejay e conduttrice radiofonica Kris Reichert, da anni al fianco di LAV in tante battaglie dalla parte degli animali.
“Per gli Europarlamentari sarà come essere realmente all’interno di un allevamento di maiali: potranno vedere le condizioni di vita di questi animali e le terribili mutilazioni a cui sono sottoposti - afferma Roberto Bennati, vice presidente LAV, associazione aderente ad Eurogroup for Animals e promotrice della campagna in esclusiva per l’Italia, che ha filmato le immagini in realtà virtuale nel corso delle sue investigazioni sotto copertura – Si tratta di aspetti che riguardano tutti i cittadini, perché il modo in cui trattiamo gli animali ha conseguenze sulla loro esistenza ma anche implicazioni sulla nostra alimentazione, sulla nostra salute e sulla nostra coscienza.”
“In pochi mesi in Italia abbiamo raccolto più di 12 mila firme, più di tutti i Paesi UE, a sostegno della campagna #ENDPIGPAIN, segno che gli italiani sono sensibili alle sofferenze di questi animali e insieme a noi si sono mobilitati per chiedere al Ministro Lorenzin di intervenire per mettere fine a mutilazioni e sofferenze. Attraverso il sito dedicato attivo in 15 Paesi UE, stiamo promuovendo una petizione rivolta ai competenti Ministri nazionali affinché aboliscano tutte le mutilazioni: ogni firma aggiuntiva sarà un passo avanti verso il cambiamento”.