Un’Europa cage-free è il minimo che dobbiamo agli oltre 300 milioni di animali rinchiusi ogni anno nelle gabbie degli allevamenti di tutta l’UE.
Le evidenze scientifiche dimostrano che il confinamento in gabbia causa gravi sofferenze agli animali, che non possono soddisfare i loro bisogni primari come il movimento e l’interazione con l’ambiente circostante.
Per rilanciare la necessità della transizione verso un allevamento senza gabbie, a livello europeo e nazionale, oggi, presso lo Spazio Europa gestito dall’Ufficio in Italia del Parlamento a Roma, noi di LAV iniseme a CIWF, a nome della coalizione italiana End The Cage Age, abbiamo organizzato un evento istituzionale di presentazione di due studi condotti nel contesto italiano.
Ed è proprio riconoscendo la voce forte e chiara dei cittadini che la Commissione europea lo scorso 30 giugno ha dichiarato di accogliere le istanze della ICE End the Cage Age, impegnandosi pubblicamente a presentare entro il 2023 una proposta legislativa per eliminare gradualmente le gabbie, con l’obiettivo di arrivare, entro il 2027, al divieto totale del loro impiego in Europa.
Pertanto, insieme a CIWF e alle associazioni Animal Law Italia, Essere Animali e LNDC Animal Protection che sono intervenute oggi, e a nome di tutta la coalizione italiana End The Cage Age, rinnoviamo l’appello al Governo italiano a dare il proprio fondamentale contributo sia sostenendo la proposta legislativa della Commissione per vietare le gabbie in UE e avviando, tramite politiche mirate, la transizione cage-free anche in ambito nazionale.
È giunto il momento di cambiare pagina e relegare l’allevamento in gabbia al passato!