L'Unità di Emergenza LAV, in campo con tre squadre, ha salvato animali alluvionati, costruito un canile temporaneo e distribuito 1000 chili di cibo per cane e gatto.
Dalla mattina del 17 maggio, quando le notizie sulla disastrosa alluvione che stava colpendo l’Emilia-Romagna e le Marche hanno iniziato a diffondersi, la nostra Unità d’Emergenza ha cominciato a ricevere segnalazioni e alle richieste d’aiuto. Ci siamo mossi immediatamente, sfidando frane, strade chiuse, allagamenti e maltempo.
Per 15 giorni siamo rimasti attivi in zona per portare soccorso agli animali in pericolo e alle loro famiglie e, fermandoci solo il tempo necessario per recuperare le forze, abbiamo continuato a rispondere a chiamate di soccorso e di intervento.
Così siamo riusciti a partecipare all'evacuazione dei 58 cani di un rifugio allagato a Imola, a salvare 2 cagnolini isolati nell'acqua al piano terra di una casa di Russi (RA). E poi altri 10 e 1 gatto in una situazione simile.
In un parco di Forlì, che abbiamo raggiunto dopo tanti tentativi bloccati dalla situazione gravissima delle vie d'accesso, vivevano liberi tanti conigli. Con la tristezza nel cuore, avanzando con fatica nel lago di fango killer, causato da una devastante ondata di acqua dopo l’esondazione del fiume Montone, abbiamo aiutato più conigli possibile.
Non solo quattrozampe: una delle nostre squadre, navigando nella tristemente nota Conselice e ha raggiunto e condotto in salvo il gallo Mosè, rimasto isolato su un asse galleggiante per 4 giorni.
Abbiamo costruito e reso operativo, inclusa visita medica e area di sgambamento, un canile temporaneo a Casola Valsenio, paese circondato da 92 chilometri di strade franate. La struttura permette a cani e gatti di stare vicino ai loro umani sfollati, alloggiati in una palestra lì accanto, per tutto il tempo necessario a ripartire.
E poi abbiamo inaugurato una vita nuova per Mega, Sancho e Mirko, cagnolini che hanno perso il loro umano nell'alluvione, e anche per Brook, sola per la prima volta in 11 anni.
Grazie agli instancabili volontari LAV giunti da varie città, ci è stato possibile consegnare più di 1000 chili di cibo per cane e per gatto a canili alluvionati, centri di accoglienza e di smistamento di persone sfollate con animali, e rifugi. Come Giacche Verdi, che ospita 50 animali circa, tra cani, gatti, galline, conigli, anatre, oche, cavalli e maiali recuperati da maltrattamenti o sottratti al macello.
L'emergenza è rientrata, ora si passa alla ricostruzione, delle esistenze e delle infrastrutture. E noi passiamo ad una seconda fase, meno frenetica ma non meno urgente, nella quale ci impegneremo, come sempre, al massimo per aiutare il numero più elevato possibile di animali, sapendo di poter contare sull'impegno di una rete forte e resiliente, composta dagli attivisti, dai sostenitori e dallo staff della nostra Associazione.
Un gesto semplice, ma straordinario, per arrivare insieme ovunque ci siano animali in difficoltà.
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