Il DPCM del 25 ottobre ha finalmente preso in considerazione i rischi rappresentati dalle fiere e dalle esposizioni, cancellandole tutte, comprese quelle di animali, e vietando anche gli spettacoli dal vivo, quindi anche quelli dei circhi con animali.
Chiediamo, però, che il divieto per manifestazioni e spettacoli con animali, venga reso definitivo: un divieto reale e duraturo non solo sarebbe più efficace, ma rappresenterebbe un passo avanti per tornare alle nostre vite, ma #NONCOMEPRIMA.
Se da una parte, infatti, non possiamo che essere soddisfatti nel sapere che almeno per questo autunno non avranno luogo esposizioni in cui migliaia di animali selvatici vengono venduti come se fossero oggetti, ammassati su bancarelle, spesso in vaschette per alimenti (anche se le fiere programmate dopo il 24 novembre, come Esotika a Bologna e Firenze Wild a Calenzano, potrebbero ancora svolgersi), dall’altra c’è l’amarezza per il fatto che questa decisione sia stata presa in una fase di emergenza, per evitare affollamenti di persone, ignorando quindi il fatto che le fiere espositive di animali come più volte scritto, rappresentano un rischio, come evidenziato anche da numerosi studi scientifici, nazionali e internazionali, anche per la trasmissione di zoonosi. L'origine e la diffusione del Sars-Cov2, così come di numerosi altri virus, batteri e parassiti, infatti, è il contatto indiscriminato con animali selvatici e di questi ultimi con animali domestici e con umani.