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Decreto Legge Riaperture e animali: le FAQ per orientarsi nell'emergenza

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 21 aprile 2021

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LE INFORMAZIONI SEMPRE AGGIORNATE DAL FRONT DESK NAZIONALE LAV E DALLE SEDI LOCALI
 

Nel susseguirsi delle misure straordinarie decise da Governo e Regioni per contrastare la pandemia da Covid 19, continuiamo a tenervi aggiornati in tempo reale su tutto quello che riguarda l’aiuto agli animali e la loro cura.

Per questo,  da metà ottobre scorso, fin dalle prime Ordinanze limitative di alcune Regioni e i precedenti DPCM, abbiamo riattivato il nostro front desk nazionale che risponde allo

06.4461325  -  emergenza@lav.it

così come le nostre sedi locali per:

  • fornire informazioni riguardo alle misure restrittive emanate e alla gestione e accudimento di animali (siano essi di privati o liberi sul territorio);
  • offrire aiuto di coordinamento logistico per situazioni di crisi;
  • raccogliere segnalazioni dalle Sedi locali LAV e garantire loro supporto e coordinamento;
  • attivarci nei confronti delle Istituzioni, sulla base di specifiche indicazioni, per garantire che la situazione non abbia impatti negativi su singoli animali, colonie feline e popolazioni di randagi.

Il DPCM in vigore dal 6 novembre al 3 dicembre 2020 divide le Regioni in tre fasce di rischio (rosso, arancione, verde) ponendo, a seconda di queste, delle limitazioni orarie e territoriali per gli spostamenti, che rimangono però in ogni caso sempre un diritto-dovere, in assenza di alternative, per accudire animali che altrimenti soffrirebbero o morirebbero. 

Il Decreto Legge, sugli spostamenti fra dicembre e gennaio e il DPCM  valido dal 4 dicembre al 15 gennaio per gran parte delle disposizioni, non hanno effetti diretti di cambiamento su quanto si deve fare per gli animali. Ai fini dell’autocertificazione e della prova della necessità o dei motivi di salute - anche veterinari - che giustificano gli spostamenti, vi sono in alcuni giorni festivi, e in particolare dal 21 dicembre al 6 gennaio, delle estensioni orarie del “coprifuoco” e delle limitazioni maggiori agli spostamenti fuori Comune o fuori Regione se non, appunto, necessari e certificati.

In base al Decreto Legge del 18 dicembre gli spostamenti per l’accudimento, l’assistenza e la cura degli animali rimangono ugualmente consentiti (così come l’acquisto di beni di prima necessità per il loro approvvigionamento) in quanto, legittimati - anche in questo caso, coerentemente con il quadro normativo vigente - da ragioni di necessità e/o esigenze di salute.

Ricordiamo, infatti, che con un’autodichiarazione ben compilata e con eventuale ulteriore documentazione a sostegno dell’esigenza in essa dichiarata, sarà possibile attendere in qualsiasi ora alle ordinarie ed indispensabili attività di accudimento anche nelle giornate “rosse” a livello nazionale del 24, 25, 26 27 e 31 dicembre e del 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021.

Con riguardo alle giornate in cui su tutto il territorio italiano saranno, invece, applicate le misure di “zona arancione” (precisamente il 28, 29 e 30 dicembre ed il 4 gennaio 2021) ricordiamo che si potrà liberamente circolare - con o per i nostri animali sempre per necessità e con autodichiarazione.

In base all’articolo 1 del Decreto Legge 14 gennaio 2021 lo stato di emergenza nazionale è stato prorogato fino al 30 aprile prossimo così come per altre settimane sono state prorogate le disposizioni sull’uscita dal Comune, dalla Regione, gli orari notturni di limitazioni. Sono sempre fatti salvi “gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita' ovvero per motivi di salute. E' comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”.

Il DPCM in vigore fino al 5 marzo conferma all’articolo 1 comma 4 queste eccezioni. E conferma all’allegato 23 l’apertura del “commercio al dettaglio (...) di alimenti per animali domestici in esercizi specializzati” oltre che di negozi di generi alimentari e supermercati con vendita di cibi per animali.

Con il DPCM del 2 Marzo 2021 sono state introdotte modifiche e precisazioni che tuttavia non riguardano gli animali. Rimangono valide pertanto le vecchie disposizioni.

Il nuovo Decreto Legge del 22 Aprile 2021 non comporta cambiamenti significativi per attività di volontariato o economiche che riguardano gli animali. Rimangono pertanto in vigore le disposizioni precedenti.

Per quanto riguarda gli spostamenti, oltre alle già note ragioni giustificatrici relative ai motivi di lavoro/di necessità e di salute, viene introdotta la certificazione verde, che consente lo spostamento da e per Regioni in zona arancione o rossa se:

  • è avvenuta la guarigione da COVID-19 da meno di 6 mesi
  • è stato completato il ciclo vaccinale da meno di 6 mesi
  • è stato effettuato un tampone (molecolare o rapido) che ha validità 48h

I “colori” delle Regioni e delle Province sono visibili sul sito del Governo. Per particolari ordinanze a livello Regionale o Comunale è comunque consigliato fare riferimento ai relativi siti istituzionali.

Si può-si deve quindi continuare a dare l’assistenza necessaria agli animali dei quali si è responsabili poiché questa rientra - come già successo e riconosciuto nel lockdown nazionale di primavera scorsa – nelle “situazioni di necessità” e/o “per motivi di salute”.

Non vi sono chiusure imposte a negozi di cibo per animali, studi medico-veterinari, canili e rifugi. Eventuali chiusure sono decise autonomamente dai proprietari ma, comunque, va assicurato il benessere degli animali presenti in canili, rifugi, allevamenti, ecc.

In tutta Italia dalle ore 22:00 alle ore 05:00 e nelle Regioni con il più alto rischio, per lo spostamento fra Comuni a prescindere dall’orario:

Ecco le FAQ, le domande-risposte più comuni, che saranno costantemente aggiornate anche alla luce di ulteriori Atti ufficiali delle Istituzioni.

Leggete quelle di vostro interesse e aiutateci a diffonderle con il link a questa pagina  che rimarrà in evidenza fino al termine della nuova emergenza.

Noi di LAV #nonlasciamosolonessuno
 

(FAQ aggiornate al 22 gennaio 2021)

1. Gli animali domestici trasmettono il Covid 19? No. Lo affermano tutti gli organismi scientifici internazionali e nazionali, dal Ministero della Salute al Centro di referenza nazionale sulla malattie umani/altri animali. Sono membri della famiglia e vi aiuteranno con il loro affetto, anche in questi momenti difficili.

2. Qual è il modulo di autodichiarazione da compilare? Ecco quello ufficiale del Ministero dell’Interno da compilare adattando queste indicazioni (facsimile) per chi (negli orari notturni di limitazione degli spostamenti o per andare in altri Comuni laddove DPCM e/o Ordinanze prevedono dei divieti generali) ha effettivamente bisogno di spostarsi per indifferibili attività di tutela degli animali che, se non svolte, causerebbero maltrattamento agli animali stessi, pregiudicandone lo stato di salute o la vita. Si tratta di una dichiarazione personale, compilata sotto la propria responsabilità, consci che dichiarazioni mendaci al pubblico ufficiale sono sanzionate in base all'articolo 495 del Codice penale.

3. Posso portare fuori il cane? Sì, come anche successo nei mesi di lockdown nazionale. Solo negli orari notturni sottoposti a limitazioni, ci sarà bisogno di portare l’autodichiarazione.

4. I negozi di cibo per animali sono aperti? Sì. Il DPCM all’articolo 3 comma 4 lettera b) li considera di “prima necessità” come specificato nell’allegato 23 “Commercio al dettaglio” dove si legge “Commercio al dettaglio di animali domestici” (purtroppo) e di “alimenti per animali domestici in esercizi specializzati”. Inoltre, rimangono ovviamente aperti i negozi di generi alimentari e i supermercati.

5. Le gattare possono continuare ad accudire i gatti? Sì, anche se la colonia non è registrata. Si tratta di una attività indispensabile a garantire la vita, la salute e le condizioni di sopravvivenza degli animali e dunque è una azione necessitata. Possono farlo anche se la colonia non è registrata, perché il principio è quello della tutela degli animali, a prescindere. Ricordate che si tratta di una dichiarazione personale, compilata sotto la propria responsabilità, consci che dichiarazioni mendaci al pubblico ufficiale sono sanzionate in base all’articolo 495 del Codice penale.

6. Devo far visitare o operare il mio cane o il mio gatto da un medico veterinario. Posso andare? Sì. Se si va in altro Comune trovandosi in una Regione con allarme alto, si dovrà portare con sé l’autodichiarazione e l’attestazione del medico veterinario sulla necessità dell’intervento. Ricorda che si tratta di una dichiarazione personale, compilata sotto la propria responsabilità, consci che dichiarazioni mendaci al pubblico ufficiale sono sanzionate in base all’articolo 495 del Codice penale. È comunque sempre bene farsi trasmettere un certificato dal veterinario e portarlo con sé insieme all'autocertificazione.

7. Chi si prende cura di un animale il/la cui proprietario/a viene ricoverato/a per il Covid-19 o non può uscire di casa? Gli animali devono poter venire regolarmente accuditi da conviventi e/o parenti, e se questi non fossero disponibili per qualsiasi motivo, o avessero a loro volta disposizioni di isolamento, per quanto possibile vanno presi accordi in anticipo con vicini o amici, dog e cat sitter, che possono essere incaricati, per iscritto – meglio in doppia copia - e lasciando loro registrazione anagrafica e libretto vaccinazioni, nel rispetto delle generali norme sugli spostamenti e igienico sanitarie. In caso di impossibilità di accudimento è assolutamente necessario avvisare il Servizio veterinario pubblico e/o la Polizia Locale riguardo alla presenza degli animali presso l’abitazione del ricoverato. Ai sensi della Circolare del Ministero della Salute del 12 marzo 2020 le pensioni per animali, equiparabili a canili e gattili, tanto più in questo momento di emergenza, possono svolgere “le attività di accudimento e gestione degli animali”. Circolare sostituita dalla Circolare dell’8 aprile 2020, che conferma le precedenti. La validità di questa ultima Circolare ministeriale è stata ribadita con Nota 24 novembre 2020.

8. Posso portare in passeggiata il cane di una persona con problemi Covid o portare il suo gatto dal veterinario? Si, seguendo le “Linee guida gestione animali da compagnia – Ministero della Salute – 17 aprile 2020”. Consigliamo come approfondimento il “Rapporto Istituto Superiore di Sanità – Animali da compagnia e Sars-CoV-2: cosa occorre sapere, come occorre comportarsi”.

9. Il mio cane o il mio gatto hanno bisogno di cibo veterinario specifico, ma non lo trovo nel mio Comune. Posso acquistarlo in un altro? Sì, con modulo di autodichiarazione per andare in altri Comuni laddove DPCM e/o Ordinanze prevedono dei divieti generali e certificato veterinario che attesta la necessità. Ricorda che l’autodichiarazione è personale, compilata sotto la propria responsabilità, consci che dichiarazioni mendaci al pubblico ufficiale sono sanzionate in base all’articolo 495 del Codice penale.

10. Sono volontaria in un canile situato in un altro Comune. Posso raggiungere il canile? Sì, anche se ti trovi in una Regione “ad elevato rischio”. Consigliamo di farlo su richiesta scritta del responsabile della struttura che specifica la necessità della tua presenza (nei giorni ... dalle ore ... alle ore ...) con l’autodichiarazione. Ricorda che si tratta di una dichiarazione personale, compilata sotto la propria responsabilità, consci che dichiarazioni mendaci al pubblico ufficiale sono sanzionate in base all’articolo 495 del Codice penale.

11. Devo portare un cane in un’altra Regione alla famiglia che lo ha adottato. Lo posso fare? Devi tener conto della classificazione della Regione di partenza e di quella di arrivo, nel giorno/nei giorni dello spostamento di andata e ritorno. A parte quindi l’autodichiarazione, consigliamo di avere una attestazione del medico veterinario che certifica la necessità, per il benessere dell’animale, della nuova sistemazione.

12. L’accudimento degli animali nelle strutture di ricovero deve essere garantito? Sì, è un’attività indispensabile per garantirne le condizioni di sopravvivenza. Vedi la Circolare 8 aprile del Ministero della Salute che conferma le precedenti. La validità di questa ultima Circolare ministeriale è stata ribadita con Nota 24 novembre 2020.

13. In queste settimane di nuova emergenza Coronavirus, il Servizio Veterinario Pubblico è tenuto a garantire le sterilizzazioni di cani e gatti liberi sul territorio?  Sì: al diritto/dovere che hanno le associazioni e i volontari, di continuare a provvedere al benessere e alla salute degli animali, corrisponde, il dovere per le ASL di assicurare la cura e l’intervento, nell'attuale emergenza sanitaria, anche mediante il controllo delle nascite. Per maggiori dettagli leggi la Nota tecnica del nostro Ufficio Legale, che puoi stampare e diffondere per aiutare associazioni e volontari alle prese con lo stesso dubbio. La Nota del Ministero della Salute 24 novembre 2020, concordata con le Regioni, inoltre re-inserisce le attività di controllo delle nascite, quindi anche il pre e post sterilizzazioni, fra le attività “non differibili”, al punto B.2-3 “Le attività dei servizi veterinari competenti destinate al controllo della popolazione dei cani randagi e delle colonie feline previste ai sensi della Legge 281/91, il cui svolgimento dovrà tenere conto della situazione locale in base alla valutazione effettuata dalle Regioni e Province autonome.”

14. In questo periodo così particolare, se si perde un cane o un gatto o ne viene trovato uno per strada, cosa si può fare? Sia che si perda o si ritrovi un animale, va fatta denuncia di smarrimento o ritrovamento alla Polizia locale e questa diventerà il documento atto a comprovare la necessità di una ricerca (in aggiunta ai soliti canali di comunicazione della ricerca di un animale smarrito/ritrovato) o di uno spostamento necessario alla miglior sistemazione possibile, anche se temporanea, sempre nel rispetto delle precauzioni igienico sanitarie (singolarmente, con mascherina) e con autodichiarazione per orari o spostamenti in Regioni a rischio. Vanno inoltre allertati canili/gattili di zona, e l’Asl veterinaria.

15. Un circo, uno zoo, un acquario hanno l’obbligo di continuare a dar da mangiare ai loro animali e a mantenerli nelle migliori condizioni possibili seppure si trovino in prigionia 365 giorni l’anno? Sì, il cibo per trasporto e consegne può e deve essere assicurato come “beni di prima necessità” per tutti gli animali. Anche la deambulazione degli animali nei circhi deve essere assicurata. Il proprietario e il detentore di un animale, qualunque esso sia, ha sempre l’obbligo giuridico di curarlo in tutto, pena la violazione a titolo omissivo degli articoli 544 bis e 544 ter del Codice penale.

16. Il dog/cat sitter può continuare a lavorare? E io posso continuare a portare il mio cane per alcune ore in un asilo, poiché lavoro e non ho alternative? Le attività professionali per il benessere degli animali non hanno specifiche limitazioni. Oltre all’autocertificazione per eventuali spostamenti in orari notturni o perché si è in Regioni rosse o arancioni, consigliamo di portare con sé una dichiarazione delle persone che ricevono/devono ricevere il servizio e attestano che il signor "X" si sposta presso la mia abitazione sita in via "Y" per assicurare il benessere del cane, con uscite necessarie a espletare bisogni fisiologici ed etologici dell’animale. L’asilo per cani idem, non ha limitazioni nella sua attività che può continuare. Inoltre, se si porta il cane andando al lavoro e lo si riprende tornando dal lavoro, nello stesso tragitto, la nostra uscita è già giustificata per ragioni di lavoro.

17. Le toelettature per cani? Non sono citate esplicitamente negli allegati al DPCM come chiuse o aperte. In attesa di uno specifico chiarimento possibile da parte di Governo o Regioni, riteniamo che essendo aperti, anche nelle regioni rosse, parrucchieri e barbieri, i toelettatori - in totale sicurezza e nel rispetto dei protocolli sanitari vigenti – possono/devono rimanere aperti. Alcune Prefetture di Regioni “rosse”, starebbero dando a voce una interpretazione diversa - per la chiusura di queste attività - e a maggior ragione, speriamo in atti scritti chiarificatori. Ricordando che laddove l’intervento del toelettatore, per un determinato numero di sedute, è seguente a un intervento medico veterinario, con attestazione del veterinario della necessità, l’attività può essere aperta ad hoc. Comunque, per il fatto di essere state elencate dal Decreto Legge cosiddetto Ristori bis per gli aiuti economici, le toeleatture nelle Regioni “rosse” risultano trattate alla stregua di attività chiuse e, quindi, che hanno diritto ad accedere a finanziamenti del Governo. Pur essendo ancora “rossa” al 29 novembre, la Regione Toscana con Ordinanza ha autorizzato le toelettature per cani.

18. Ho il cavallo presso un amico in campagna. Posso andare ad accudirlo come faccio normalmente? Se la persona alla quale ne hai affidato la responsabilità non può/riesce a garantire al cavallo tutto quanto ha bisogno, ad esempio lo sgambamento, allora hai il diritto/dovere nella qualità di proprietario giuridico dell’animale, di continuare ad accudirlo per questo motivo ma – visto il DPCM – consigliamo di farsi fare una attestazione scritta da un medico veterinario sulla necessità etologica del cavallo.

19. È possibile continuare a effettuare controlli pre-affido? Trattandosi di controlli che vengono fatti a casa degli aspiranti adottanti, il contatto fisico - anche se distanziato e con le mascherine - è inevitabile. Il nodo è: vado a casa a fare il controllo e rispetto le regole previste. Ma chi mi garantisce al 100% che – anche magari in buona fede – non mi trovi a entrare in una casa dove ci sia un asintomatico al Covid? Risposta: nessuno. A meno di casi conclamati che hanno però l’ufficialità sancita dall’autorità sanitaria. Ma tutto questo vale anche da prima del nuovo Dpcm, quando i volontari continuavano a fare preaffidi. Per quanto riguarda l’animale, il preaffido è certamente uno step indispensabile per l’adozione. Nei casi in cui sia concretamente a rischio il benessere animale (canili sovraffollati e con meno volontari per effetto delle regole anti-Covid, cani o gatti particolarmente provati dalla vita dietro le sbarre, cani anziani o con patologie che richiedono cure costanti),  questi potranno essere effettuati dietro responsabilità di chi lo effettua, ma con una dichiarazione di un veterinario  responsabile del canile o dell’associazione, che intende affidare il cane o il gatto. E rispettando le regole del Dpcm: autocertificazione, mascherina, distanziamento fra persone.  

20. Posso continuare a portare il cane al parco o vi sono particolari limitazioni? L'accesso pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini è espressamente consentito dal DPCM su tutto il territorio nazionale, purché sia sempre assicurato il rispetto del divieto di assembramento, la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro e l'obbligo di portare con sé la propria autodichiarazione (attestante le ragioni di necessità) nei casi in cui è richiesta, come per qualsiasi altro spostamento. Ricordiamo infatti che, nelle zone contraddistinte da un livello di rischio più elevato, l'autodichiarazione sarà necessaria anche in orario diurno: se si tratta di zone "rosse" sempre, mentre se si tratta di zone "arancioni" solo se il parco si trova in altro Comune. In questi casi, per evitare di incorrere in qualsiasi tipo di contestazione, si consiglia in generale di recarsi nel parco pubblico più vicino rispetto al proprio domicilio.

21. I canili e i rifugi possono continuare a fare adozioni? Se le adozioni vengono fatte attenendosi alle regole della distanza interpersonale e della mascherina, a meno di nuove decisioni da parte del Ministero della Salute o di particolari Ordinanze del Sindaco - che dunque vanno sempre controllate sui siti dei Municipi - a nostro avviso, proprio perché nell'interesse del benessere di cani e gatti, possono/devono continuare. Naturalmente con le modalità specifiche decise dai responsabili delle strutture, che ne fisseranno modi e tempi. Solo per Milano e la sua Città Metropolitana segnaliamo la comunicazione dell’ATS veterinaria, datata 11 novembre, nella quale si specifica che “le attività afferenti alle operazioni di affido degli animali da parte di canili rifugio” sono permesse per “inderogabili esigenze legate al benessere degli animali”.

22. È possibile per LAV informare le Forze di Polizia sui nostri diritti di spostamento, sempre fatti per necessità e in sicurezza? Sì, abbiamo inviato alle Polizie e ai Prefetti delle Regioni “rosse” questa nostra Nota, e delle Regioni “arancioni” quest’altra Nota. Ai Comandanti generali abbiamo inviato questa Nota, valida per tutta Italia ma in particolare per le Regioni “gialle”. Grazie ai volontari e alle nostre Sedi locali  potrà essere diffusa fino alla più piccola Stazione dei Carabinieri o alla Polizia locale del più piccolo Comune.

23. Per risparmiare sul prezzo del cibo dei gatti della colonia che curo, ne compro in quantità, posso andare da un rivenditore che si trova in un Comune diverso dal mio? Gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati nelle sole Regioni “rosse”, salvo che per specifiche esigenze o necessità. Quest’ultima, riguardo al risparmio, è stata finalmente riconosciuta in una FAQ del Governo “Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati.”

24. Cosa cambia con l’introduzione delle nuove misure del Decreto-Legge del 18 dicembre 2020? Come posso regolarmi per continuare ad accudire i miei animali anche nelle giornate “rosse”?  Nonostante il nuovo quadro di misure (più restrittive soprattutto nei giorni festivi) gli spostamenti per l’accudimento, l’assistenza e la cura dei nostri amici animali rimangono ugualmente consentiti (così come l’acquisto di beni di prima necessità per il loro approvvigionamento) in quanto, legittimati - anche in questo caso - da ragioni di necessità e/o esigenze di salute. Come già ribadito alla luce dei precedenti DPCM, con un’autodichiarazione ben compilata e possibilmente con ulteriore documentazione a sostegno dell’esigenza in essa dichiarata, sarà infatti possibile continuare a svolgere le ordinarie ed indispensabili attività di accudimento dei nostri animali anche nelle giornate “rosse” a livello nazionale del 24, 25, 26 27 e 31 dicembre e del 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021. Relativamente alle giornate in cui su tutto il territorio italiano saranno, invece, applicate le misure di “zona arancione” (precisamente il 28, 29 e 30 dicembre ed il 4 gennaio 2021) ricordiamo che - con o per i nostri animali - si potrà liberamente circolare all’interno del proprio Comune, mentre al di fuori di questo, sarà necessario portare con sé autodichiarazione attestante le ragioni di necessità.

25. Cosa cambia con l’ultimo Decreto Legge del 14 gennaio 2021 e il relativo nuovo DPCM? In base all’articolo 1 del nuovo Decreto Legge lo stato di emergenza nazionale è stato prorogato fino al 30 aprile prossimo così come per altre settimane sono state prorogate le disposizioni sull’uscita dal Comune, dalla Regione, gli orari notturni di limitazioni. Sono sempre fatti salvi “gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita' ovvero per motivi di salute. E' comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”. Il nuovo DPCM in vigore fino al 5 marzo conferma all’articolo 1 comma 4 queste eccezioni. E conferma all’allegato 23 l’apertura del “commercio al dettaglio (...) di alimenti per animali domestici in esercizi specializzati” oltre che di negozi di generi alimentari e supermercati con vendita di cibi per animali. Il “colore” della Regione viene invece determinato man mano con Ordinanza del Ministero della Salute. Al 16 gennaio sono “rosse” Lombardia, Alto Adige e Sicilia; “gialle” Trentino, Toscana, Molise, Campania, Basilicata e Sardegna; tutte le altre Regioni sono “arancioni”.

26. Svolgo attività di volontariato per un’associazione che si occupa di animali, posso spostarmi dal mio comune per prestare la mia attività, se mi trovo o devo andare in zona rossa o arancione? Sì, ed è stato recentemente confermato dal Governo nelle sue FAQ ufficiali, dove viene specificato che “gli spostamenti che si riconnettono ad attività assistenziali svolte nell’ambito di un’associazione di volontariato sono consentiti e possono essere motivati (ad es. nell’autodichiarazione, n.d.r) adducendo a causa giustificativa l’espletamento del servizio di volontariato sociale”. Dal Governo vengono menzionate esplicitamente, a titolo di esempio, le attività di preaffido, ma ciò vale anche per altre attività e conferma quanto riportato nelle nostre precedenti FAQ sull’assistenza e l’accudimento degli animali, che è una necessità per tutti e, a maggior ragione, per chi riveste il ruolo di volontario di un’associazione riconosciuta, come LAV.  

27. Con il DPCM del 2 Marzo 2021 cambia qualcosa per quanto riguarda l’accudimento di animali, le attività di volontariato, l’apertura degli esercizi che vendono cibo per animali? No, non ci sono variazioni per quanto riguarda il settore animali. Fanno fede quindi le disposizioni dei DPCM precedenti.

28. Rimangono consentiti gli spostamenti per motivi di lavoro, salute o necessità? Si, è sempre consentito lo spostamento per queste motivazioni ed è sempre garantito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. 
 

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