È del 25 giugno scorso il Decreto del Ministro della Salute che assegna 1,6 milioni di euro per l'anno 2021 ad alcuni enti pubblici di ricerca.
Questi fondi fanno parte di una risorsa economica istituita per il triennio 2020-22 e ottenuti grazie al lavoro della nostra associazione, in continuo dialogo con il Ministero. Seppur esigui rispetto ai finanziamenti destinati alla sperimentazione animale, che superano di molto il miliardo di euro, rappresentano un’opportunità unica per gli enti di ricerca pubblici di affacciarsi sul mondo competitivo e promettente delle ricerche innovative animal-free a livello internazionale,
Per questo, abbiamo raccolto e analizzato i dati relativi all’utilizzo delle risorse finora impiegate in progetti di varie Università e Istituti di Ricerca.
Oltre agli 8 Istituti Zooprofilattici Sperimentali, all'Istituto Superiore di Sanità e al CNR, sono state individuate 5 Università, per un totale di 15 istituti a cui è stata offerta la possibilità di avviare progetti di ricerca biomedica con metodi sostitutivi all'uso di animali.Tra le Università che hanno ottenuto tale finanziamento, compaiono gli Atenei che già in passato si erano distinti per l'avvio di progetti innovativi anche grazie al supporto della LAV, come quelli di Bologna, Genova e Pisa.
Chiediamo agli istituti di ricerca che ancora non hanno individuato progetti animal-free di farlo al più presto, sulla scia dei Centri più virtuosi, e di darne comunicazione pubblica. E' un'occasione imperdibile di dimostrare che la ricerca scientifica può essere più moderna ed efficace, in attesa che la politica operi un cambio di passo con la stabilizzazione e l'implementazione dei fondi stanziati.
L'appello, adesso, è al Ministro Speranza per rendere fruibile al più presto, con il decreto spesa, almeno la quota di fondi relativa all'anno 2022.
Inoltre, sarebbe assurdo se questi progetti di ricerca innovativi, che oltre a rappresentare una speranza per i malati hanno consentito di risparmiare la sofferenza e la morte a tanti animali, non potessero proseguire, ed essere affiancati da altri, con nuove risorse per il 2022 e per gli anni successivi.