Con la scusa della “semplificazione” la senatrice a vita Elena Cattaneo ha presentato un pericolosissimo emendamento che cancellerebbe, se approvato, il percorso di abbandono degli inutili e dannosi esperimenti su animali per testare gli effetti di alcol, droghe e tabacco, e quelli sugli xenotrapianti.
Chiediamo ai senatori delle Commissioni Affari Costituzionali e Lavori Pubblici, riunite per l’esame del Decreto Legge “semplificazione”, di bocciare l’emendamento 19.097, sia per estraneità alla materia del Decreto che per il merito, sul quale, non a caso le due Commissioni non sono competenti in materia.
La norma che la senatrice a vita (che da anni impropriamente assume un ruolo proattivo in Parlamento, nonostante la tradizione del ruolo di questo importante riconoscimento del Presidente della Repubblica) vorrebbe eliminare, è il divieto che entrerà in vigore dal primo gennaio prossimo, dopo lo slittamento effettuato già due volte negli anni, e l’ultimo ancora nel dicembre scorso.
Perché, a proposito di incentivi alla ricerca, la senatrice Cattaneo non si batte per la spendibilità del fondo di sei milioni di euro previsto per i metodi alternativi di sperimentazione agli animali?
Un fondo che favorirebbe la creazione di posti di lavoro, garantendo reali prospettive per i giovani ricercatori che devono competere con il contesto internazionale. È incredibile come la senatrice a vita continui a difendere lo status quo di una ricerca inconcludente, obsoleta, particolarmente efferata, per trovare risposte a dipendenze tipicamente umane, con procedure letali per gli animali, senza alcun risultato utile per l’uomo.
Per quanto concerne le altre modifiche proposte dalla Cattaneo, queste sono volte alla semplificazione delle procedure e la certezza del rispetto dei tempi per chi lavora con gli animali, mentre le finalità del decreto e della direttiva europea sono formalmente la tutela degli animali con tutti i criteri normativi.