Da oggi in vigore il divieto di utilizzo di munizioni al piombo
Entra oggi in vigore il divieto di utilizzo di munizioni al piombo all’interno delle zone umide, disposto dal Regolamento Europeo 2021/57. Tale disposizione ha lo scopo di limitare la dispersione di questa sostanza chimica, perché sottoposta dalla normativa europea a particolari restrizioni che riguardano la fabbricazione, l’immissione sul mercato e l’uso di sostanze e miscele considerate pericolose.
Inoltre, il divieto comincia finalmente a realizzare l’accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori – sottoscritto anche dall’Unione Europea - che fin dal 1999 impegna i sottoscrittori a far cessare quanto prima l’utilizzo di munizioni al piombo nelle zone umide, per il suo gravissimo impatto su ogni forma di vita di quelle aree, in particolare a causa del saturnismo indotto negli uccelli acquatici.
Questa limitata restrizione, che non vieta affatto la caccia nelle zone umide, ma impone solamente di sostituire le munizioni al piombo con munizioni costituite da altro materiale, non è tuttavia gradita ai cacciatori, ai quali è prontamente giunto in soccorso il Governo italiano che ha già diffuso una “circolare applicativa” che ha tutta l’aria di voler allentare i nuovi limiti imposti ai cacciatori ancor prima che debbano essere applicati.
La stessa definizione di “zona umida” viene infatti reinterpretata in contrasto con lo stesso Regolamento, così da limitare l’estensione del territorio sul quale deve essere applicato il divieto. Come se non bastasse, nella circolare è dettagliatamente argomentato in quale modo i cacciatori possono aggirare la sanzione prevista nei confronti di coloro che dovessero essere sorpresi a portare con sé cartucce al piombo all’interno o nei pressi delle zone umide. Se quindi un cacciatore dovesse essere colto dalla vigilanza con delle cartucce al piombo in tasca, sarà sufficiente seguire le istruzioni descritte nella circolare.
Tutto ciò riportato in un documento sottoscritto dal Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, che avrebbe il compito di tutelare l’ecosistema applicando anche le disposizioni europee, e dal Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, che con caccia e ambiente c’entra nulla.
Questo Governo si dimostra sempre più dalla parte dei cacciatori e contro gli animali e l’ambiente, anche a costo di violare la normativa comunitaria. Noi stiamo preparando la nostra mobilitazione nazionale che a marzo vedrà la discesa in piazza di tutte le sedi LAV contro caccia selvaggia e ogni altra forma di caccia, a tutela degli animali selvatici e dei cittadini che saranno messi a rischio dalla decisione del Governo di far entrare i cacciatori nelle città.